Se non moriremo di coronavirus schiatteremo per il colesterolo. Ormai Chef Rubio ci fa una pippa, come diciamo noi romani col master in letteratura anglosassone. Da quando sto barricato in casa, non faccio che cucinare per interi eserciti. Trippe per la truppa. Ma l’unico soldatino da sfamare sono io. Riuscirò ad uscire dalla porta, il benedetto giorno della Liberazione? O la Raggi dovrà estrarmi con le ruspe?
Ieri sera, sfornando un timballo che avrebbe sfamato l’Eurozona, ascoltavo la conferenza stampa dell’avvocato Conte. Quando ha attaccato a muso duro Salvini e la Meloni, mi son detto “Ha ragione, Cristo!” (nel frattempo, tu Marisa morivi in un letto dell’intensiva al San Raffaele di Milano e tu, amico Leo, irrompevi nella tenda pre-triage del Papa Giovanni di Bergamo, così affamato d’aria da non riuscire neanche a pronunciare il tuo nome). Cristo, hai ragione presidente Conte -ho pensato- per una fatalità bizzarra sei diventato il nostro Giulio Cesare. Hai costituito un triumvirato con Pd e 5Stelle. Sei stato eletto imperatore ma con la corona-virus in testa. Con questa fragile Italia (un esercito ridotto sul lastrico) hai valicato le Alpi per sederti a trattare con gli amici-nemici d’Europa. Okay, sei passato dalla pochette nel taschino a una simil-dittatura nel giro di due settimane, ma quei due congiurati di Bruto Salvini e Bruta Meloni ti stanno assassinando alle spalle. Sono con te! (E mi sono precipitato a controllare lo sformato di spaghetti che mi si stava bruciando, per la miseriaccia zozza!).
Son tornato in sala il tempo di sentirti dire che il famigerato Mes (che non ha il passo dell’Oca ma quello della Troika, quella Troika che in Grecia ha fatto più stragi dei nazisti) il famigerato Mes mica l’hai inventato tu! Ma l’ha inventato il governo in cui sedevano proprio la Lega e la Meloni! E bravo Conte, ho gridato come quando fa gol la mia Rometta. (Nel frattempo, tu Laura di Torino, lasciavi due bambini senza mamma e tu, vecchio caro avvocato Properzi di Napoli, soffocavi a pancia in giù nel reparto di terapia intensiva al Cotugno, e avresti voluto tanto stringere la mano di tua moglie Clara, ma a lei il Covid-19 se l’era già portata a spasso sulle nuvole due settimane fa).
Non c’è niente da fare, io sto ingrassando senza manco saper cucinare. Il mio timballo di spaghetti non è croccante come quello di zia Gemma che mi deliziava da bambino.
Mi siedo davanti alla tv col piatto bollente e vedo Enrico Mentana che bacchetta il premier: “Se avessi saputo che Conte avrebbe attaccato l’opposizione senza contradditorio, non avrei trasmesso quel pezzo della conferenza stampa”!
Ha ragione Enrico, cavolo, non si fa! penso fiocinando con la forchetta il primo boccone di timballo che mi si spappola come un budino alla fragola. Detesto Salvini come la Lazio -lo confesso- e la Meloni mi sta sul gozzo come la Juve, ma apprendo le loro dichiarazioni fulminanti e resto sbigottito: Conte ha dichiarato il falso!… Che c’entriamo noi col Mes? Giulio Cesare Conte è un dittatore! Il suo tiranno dell’Economia Gualtieri sta vendendo l’Italia al nemico. E mai e poi mai noi eravamo al governo che firmò l’autorizzazione al fatidico Mes!
Cacchio, penso io, che grezza infame ha fatto il presidente del Consiglio. Ma come ha potuto raccontarci una balla simile? Possibile che non conosca la cronaca politica degli ultimi anni? Sto stronzo. Che Paese! Sono incazzato, sono molto incazzato.
Getto il timballo nel camino e mi precipito in frigo a prelevare santa mozzarella di bufala.
(Nel frattempo, tre povere infermiere mandate allo sbaraglio senza mascherine cercano di salvare la vita al vecchio Mario, il liutaio di Verona, il geniale restauratore di violini al quale tante orchestre sono riconoscenti. Mi auguro che Mario stia sentendo il dolcissimo “Voca me cum benedictis” del requiem di Mozart, soffiatogli nelle orecchie dagli angeli, a rendergli lieve l’agonia, lui dal corpo che risuona di ansimi come la cassa di un piccolo violino che distorce il suono).
La mozzarella di bufala assediata dai pachino mi rimette al mondo, ma da domani devo rimettermi a dieta. Lo giuro! (Giurin giurello, ti ricordi? Il bambino eterno col supplì in mano dentro di me annuisce).
Controllo le ultime e-mail, mi vedo un po’ di Propaganda del mio travolgente omonimo “Zoro”. Quando parlano del “Die Welt”, il giornale tedesco che ha scritto “Signora Merkel punti i piedi” alle nostre richieste di Eurobond per salvarci dalla carestia, mi saltano definitivamente i nervi. Ce l’ho con i tedeschi e gli olandesi che ci impongono il Mes per divorarci meglio, ce l’ho con Conte che si è fatto bacchettare dalla Lazio e dalla Juve. Non ho nessun santo a cui affidarmi (mozzarella esclusa) e me ne vado a letto.
Ora, alle 5 del mattino, con gli occhi ancora intorpiditi, leggo sulla Repubblica la smentita ufficiale dell’Europa a Salvini e la Meloni: “Fu il Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi IV ad approvare il 3 agosto 2011 il disegno di legge per la ratifica della decisione del Consiglio Europeo sul Mes.” Quindi Conte diceva la verità. E i Bruti mentivano. La verità -leggo- è che il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 fece seguito al Consiglio Europeo del 25 marzo 2011, in cui l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresentò l’Italia al tavolo in cui si definirono i contenuti del Mes. La Cancelliera tedesca era Angela Merkel.
Il governo Berlusconi IV ebbe Bossi ministro per le Riforme, Meloni ministra per la Gioventù, La Russa ministro della Difesa, Tremonti ministro per l’Economia e Gelmini ministro per l’Università. C’era pure la Gelmini che ieri lanciava strali di fuoco contro il governo per aver aderito al Mes! Non ho parole dallo schifo. Gentaglia.
Nel frattempo, Marina è entrata in questa stanza di frontiera e ci sorridiamo con amore. Questa notte, nonostante i tentativi di rianimarla dei medici del Policlinico San Matteo, ha avuto un attacco cardiaco a causa del Covid. “L’unica cosa che mi dispiace” mi racconta con uno sguardo triste “è non aver potuto vedere crescere i miei nipotini”.
Aprite il cuore, hermanos, guardateci dentro dolci sorelle mie, è pieno di tanta brava e luminosa gente come Marina, Mario il liutaio dei violini, l’avvocato Properzi, Laura la mamma di due bambini di Torino). Lasciate all’esterno i televisori spenti, altrimenti non vi potete accendere all’interno. Domani è Festa. Nel mio uovo al cioccolato fondente troverò la sorpresa. Sarà un biglietto con su scritto un ordine: “Non ti azzardare a toccarmi. E mettiti a dieta”.
Viva l’Italia. La verità la sanno solo gli innocenti.
Buona Pasqua a tutti.
Diego-Jack