Le prime 15 pagine del Corriere della sera di oggi sono ancora infettate dal coronavirus. Repubblica, idem cum patate: 15 pagine di contagio strillato. Il 35% del giornale servito ai lettori per inzuppare nel caffelatte del virus la paura più sexy che ci sia su piazza. Informarsi è un bene, sguazzare come porcellini nel fango del “E se m’infettassi anch’io?”, mica tanto. Questa macabra eccitazione all’estrazione del Lotto dei Contagiati, mi ricorda quella infantile con l’Uomo Nero o la Mamma Draga, favole eccitanti per “non” andare a dormire. La signora della morte ballerina, nome d’arte Covid-19, è scesa in pista brandendo la falce da tre settimane e ancora volteggia leggiadra sui pattini nello stadio del ghiaccio globale. Inebriati dalla fifa più antica, elettrizzati dalla falce nera e d’argento che mena colpi a casaccio sugli estratti dalla malasorte, palpitiamo sugli spalti con le mascherine (i fortunati che ne hanno vinto un paio), a tre metri di distanza gli uni dagli altri, starnutendoci nei gomiti, aurea regola del galateo “scientifico” più schifoso che ci sia. Tutta l’Italia mi sembra in preda a una pulsione di morte trullallera, attratta dall’abisso come da un tiramisu avvelenato in bella mostra nella vetrina di una pasticceria. Siamo stregati da una dolce vertigine di annientamento. Ci siamo trasformati in Figli della Notte, poco Eros molto Thanatos. Forse ci stiamo finalmente vergognando di cosa siamo diventati in questi anni e sotto-sotto vorremmo toglierci dalle scatole del mondo il prima possibile. Ma questo è indicibile, privatamente e pubblicamente inaccettabile, così ci masturbiamo con la morte sotto le coperte dei giornali che, se non parlano d’altro del coronavirus, è solo perché vendono quattro copie in più. O magari la verità è molto meno lunga di così e le basta una riga: «La morte degli altri ci aiuta a vivere». La scrisse Jules Renard, il “nonno” di Ennio Flaiano, nel suo Diario imbevuto d’ironia, il più grande vaccino che esista contro tutti i mali. Un modesto consiglio per i giorni del coronavirus? Non andate allo stadio del ghiaccio per lo spettacolo di danza macabra. Rimanete al caldo della vostra grotta. Leggete. E sarete immortali.
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