Sabato italiano

I domenicani, l’ordine dei predicatori di San Domenico, umili e proni uomini di fede. Di colpo, un istante fa, la mia visione del mondo si ribalta. Sulla home page di Repubblica un titolo mi fa impallidire: "Stupro e botte a clochard a Firenze: arrestato domenicano." Ma porca pupazza! Se un predicatore domenicano picchia e stupra una mendicante, che faranno i francescani? Getteranno in pasto ai lupi i passerotti coi quali il santo parlava? Fortunatamente (ma non per la clochard) era stata aggredita da un dominicano in senso caraibico, di Santo Domingo. La polizia l’ha acciuffato, è in carcere da qualche ora. Passo, con un sospiro, alla notizia seguente: "Crisi: boom del seno nuovo a rate. Si paga anche in 5 anni." Altro salto: in che senso? Mi è scorsa davanti un’immagine da mostro di Firenze: seni consegnati a rate, a fette, modulabili, fino ad avvenuto pagamento del chirurgo, con un montaggio fai da te, seni Ikea. Terza notizia, terzo salto. Un "punkabestia pluripregiudicato", ripeto "punkabestia pluripregiudicato" ha tentato di violentare una trentanovenne anconetana sulla spiaggia di Falconara. La giovane donna è riuscita a fuggire. Il punkabestia pluripregiudicato non ha potuto inseguirla perché frenato dal suo traino, un carrello con quattro cani dentro. Finalmente una quarta notizia normale. "Stamattina Prodi ha rinnovato la tessera del PD. Franceschini dichiara: «Siamo felici»." Ragazzi, ho il magone.

13 commenti su “Sabato italiano”

  1. Negli anni del boom economico la DC dava una scarpa e dopo il voto l’altra; negli anni yuppie della Milano da bere il PSI dava una sola – suola in meneghin – e dopo il voto l’altra; negli anni di crisi del Partito delle Liberalita’, Forsa Taglia da’ uno zoccolo e dopo il voto l’altra, al Governo.
    Ecco il perche’ dello stivale d’Italia.
    Made in Italy erano anche i vitelloni nostrani, oggi un deputato leghista afferma che al nord e’ triplicato l’uso di viagra colpa del troppo lavoro e delle tasse, ma come non ce l’avevano duro?
    Da piccola mi svegliavo alla domenica mattina al grido de Il Resto del Carlino, domandandomi per anni chi fosse codesto Carlino festivo in credito perenne.
    E la storia si ripete quale eco, nell’era di Internet il denaro e’ virtuale, infatti il Presidente del Consiglio dichiara che i soldi dei provvedimenti anti crisi sono verissimi.
    Mi sono fidanzata con un italiano purosangue cattocomunista clericofascista prerevisionista postfuturista, il problema e’ che quando gli dico amore e’ arrivata la primavera e’ ora di togliere le ragnatele, mi risponde che non esistono piu’ le mezze stagioni.
    Amen.

  2. Appena sarà possibile aderire al movimento lento, senza passare per FB, per cui abbiamo un’idiosincrasia seconda solo a quella nei confronti dei cellulari, aderiremo.
    Per favore appena pronto il sito degli invisibili ne dai notizia anche qui.
    Stiamo anche pensando seriamente di venire in Sardegna, quindi ci farebbe molto piacere pure se pubblicassi qui tutte le novità riguardo all’incontro di fine Maggio, grazie.
    H.S.
    Andrea e Paola

  3. E’ tornato Report!
    Lo avete visto?
    Mamma mia che situazione a Catania!
    Anche la stampa sotto controllo.
    Questo è un bell’esempio di come governano!
    E come ne vengon fuori i cittadini?

    Ciao sono anch’io disgustato,più o meno come tutte le mattine quando ascolto le notizie.

    Ciao Diego
    Ciao a tutti

  4. Queste invece sono le mie news:
    15-3-09
    Tra queste righe c’è il lento sciabordio delle onde che vengono a stendersi su un lembo di sabbia profumata di alghe, ci sono i richiami dei gabbiani, il ronzio del motore lento di una barca che scompare dietro gli scogli,ci sono i miei passi tra cumuli di conchiglie e impronte di uccelli,c’è il blu riluccicante del mare,il vede arruffato delle dune, il bianco sfilacciato di una nuvola e il mio respiro libero,infine,di sentire l’infinito.
    E c’è la voglia di condividere con voi la mia serenità,di rinviarvi questo momento di quiete rara,appagante e completa.
    Sono sola ormai sulla spiaggia,la gente è andata a pranzare,ma io ho fame di vuoto,di silenzio,del tepore del sole ,di natura,di brezza e rimango; continuo ad ascoltare rapita la storia del mare,oggi dolcissima e gli sorrido,grata.
    Sfoglio una rivista,Psychologies,soffermandomi con interesse su un’intervista al filosofo Michel Lacroix(ultimo libro:Se réaliser) e leggo:
    “Pensare alla propria realizzazione personale non è affatto una forma di egoismo.Anzi,è ciò che ognuno di noi,nel suo piccolo e nel modo più adatto alla propria età e alla propria posizione,può fare per realizzare una società felice e virtuosa…La realizzazione di sè passa per gli altri…lo sviluppo personale è sempre nutrito dagli altri,dall’amore dei genitori,degli amici,degli esempi che ci vengono offerti…Più una società annovera persone desiderose di autorealizzarsi, di svilupparsi,di andare fino in fondo ai propri progetti e desideri,attraverso l’arte,l’invenzione tecnica,la vita economica e familiare,la scienza,la riuscita professionale,più è prospera e ne approfitta in termini di benessere,sviluppo e conoscenza.La prova è che l’ideale della realizzazione di sè sta diventando sempre più il criterio in base al quale giudichiamo la qualità di una società e denunciamo i suoi difetti.”
    Il pensiero va naturalmente al neo-movimento degli Invisibili e penso che le precedenti parole possano essere utili come ulteriore direttiva:
    che ne dite di provare a organizzare annualmente UNA SETTIMANA DEGLI INVISIBILI durante la quale tutti troveranno spazio per le proprie idee,per le proprie creazioni,per le proprie opere,dove poter confrontarsi,liberi di usare ogni forma di espressione:fotografia,video,poesia,teatro,musica,conferenze,incontri con autori,e perchè no,gastronomia e enologia?
    A tal fine si potrebbero creare dei centri regionali o provinciali per facilitare il raccordo delle operazioni,per pubblicizzare l’evento,per invitare artisti,personalità del posto.

    Fatemi sapere,
    ciao.

  5. ciao diego, ricordi bobby solo che cantava:

    “al mio paese,quando il sole picchia sulle case, tutta la gente chiude gli occhi
    e chiude le persiane.”

    era “siesta” mi pare.

    ecco, al mio paese il sindaco lo scorso dicembre ha compiuto un gesto da tramandare a futura memoria, un gesto rivoluzionario. ha fatto tinteggiare il prospetto di una scuola elementare. si è così compiaciuto con se stesso e con il dirigente scolastico che ha lasciato ai posteri, delle sue/loro gesta, una targa in bella mostra.
    se puoi dai una occhiata al “mio” sito

  6. Il tempo di fare conoscenza di sedersi ai tavolini del bar per un caffé e Giuliano dice “quegli stro che andavano con la ragazza morta di tbc adesso dovranno sottoporsi ai controlli sanitari”. Mi ricordo improvvisamente di tutti i miei simili che vivono nelle parti del mondo dove molte malattie debellate in Europa sono endemiche. E dico ” la morte di quella povera ragazza nigeriana mi auguro che serva a iniziare una lotta per debellare le malattie endemiche in tutti i Paesi del terzo mondo”

  7. Diego spero di non essere invadente, ma ho promesso a Riccardo di tenerlo aggiornato su quanto passa in FB sul Movimento e riporto il tuo ultimo post. ….

    “Gli invisibili: destra o sinistra?

    Nelle prime discussioni sulle pagine del Movimento degli Invisibili, qui su FB, forse un poco prematuramente, ma è naturale, ci si interroga sulla collocazione politica dei 5000 che hanno aderito in pochi giorni alla Carta degli Invisibili, addirittura se un domani sarebbe giusto o sbagliato allearsi con il PD, o con i “grillini” o con i dipietristi. Riporto anche qui il mio piccolo contributo personale.
    Credo che sia fondamentale e culturalmente decisivo che gli Invisibili mettano piede nel futuro. Destra e Sinistra nella Storia hanno avuto precisi riferimenti ideologici, oggi polverizzati. In Italia, in particolare, si potrebbe essere comodamente contrari al berlusconismo senza per questo essere di sinistra, come la si intendeva un tempo. Così come i simpatizzanti di Berlusconi non sono tutti necessariamente di centrodestra, basti pensare agli operai che l’hanno votato. Penso che insistere nel definirsi di destra o di sinistra, sia vecchio, impreciso e fuorviante. Sono parole da ribattezzare. Se si vogliono fare analogie con il passato, esiste un “fascismo mediatico”, assolutamente italiano, che si chiama “berlusconismo”. E gli Invisibili -movimento di resistenza culturale- sono in opposizione dura, chiara e trasparente al berlusconismo. Non sono i soli. C’è il PD. L’Italia dei Valori. E c’è la cosiddetta “sinistra antagonista”. I “grillini” e tanti altri. Il PD -a mio parere- non è purtroppo immune dal berlusconismo. D’Alema poteva fare una legge che salvasse il Paese da un conflitto degli interessi vergognoso. Si è sottratto a questo dovere politico -e con lui tanti altri- tradendoci (mi spiace, ma il verbo preciso è questo). Il berlusconismo è, ormai, trasversale. Per quanto riguarda il resto dell’opposizione, Di Pietro è l’antagonista rimasto, ma non ha -né l’uomo potrebbe avere- un progetto politico, spirituale e culturale da contrapporre al berlusconismo. Lui vuole “la testa” di Silvio, è diverso. Per noi è assai più pericoloso il berlusconismo, perché rappresenta tutto il peggio dei vizi dell’italiano medio di sempre, “assolti” e eletti a sisterma di “valori”. Le altre sinistre sono ideologicamente logorate dal tempo. Siamo in un mondo nuovo e sconosciuto, sconvolto da una crisi economica “storica”, il primo errore è rifarsi a modelli obsoleti. Obama ha già fatto fare un passo importante alla politica in USA. Il suo è un punto di riferimento già più avanzato. Dobbiamo centrare il nostro. Invisibili è anche questo: senza vecchie etichette addosso”

    Messaggio di servizio per il pernottamento per il 30 Maggio.

    Alcuni invisibili hanno prenotato qui:

    078939001
    078939259

    hotel mare blue

    http://www.hotelmareblue.it/

  8. Sempre da FB.

    Gaetano Crupi ha scrittoil 13 marzo 2009 alle 18.38
    Bene. Ho aderito, letto, scritto, fatto amicizie, partecipato emotivamente, svelato qualcosa di me, immaginato, invaso bacheche altrui, commentato, segnalato e infine PRENOTATO! Ora sento il bisogno di cercare il “nesso”. E chiedo a voi, se credete, di darmi una mano.

    Riflettevo già in un commento alla odierna “nota” di Diego, sul fatto che qui l’aggregazione si nutre di meccanismi di vario ordine e tipo. Posso immaginare che, di tutti i click di adesione ricevuti da questa iniziativa, ce ne siano alcuni svogliati, altri incuriositi, altri “bisognosi”, altri ancora seriamente motivati.

    Ho provato a immaginare, con un pò di fantasia, quale possa essere lo sviluppo naturale di questo movimento; immagino che l’intento della maggioranza di noi sia concreto, seppur consapevole dei limiti. Non immaginiamo di cambiare il mondo (non subito almeno :D), ma sicuramente desideriamo tutti che, come ci è sembrato fino ad ora, questa possa essere una nuova occasione di partecipazione diretta di natura (parolona) politica (nell’accezione più nobile del termine). Propongo qualche riflessione.

    Il fenomeno Grillo, oltre a raccogliere motivatissime adesioni,ha sollevato alcuni aspetti legati alla questione del “leader”. Ho spesso ascoltato i grillini in varie occasioni e naturalmente non hanno l’appeal del loro ispiratore. Sono forti però di idee e dati, che snocciolano attraverso la rete e nei pochi spazi che i mass media concedono loro. Ogni tanto gli interventi del Beppe nazionale rinsaldano la visibilità (vedi ieri ad AnnoZero), ma la sensazione è che i media abbiano già “inquadrato” il movimento in uno schema definito, che li ha già masticati, ingoiati e digeriti. Rimane la rete… ma siamo sicuri che sia sufficiente? Grillo ne è certo, dice che “stanno arrivando”; io me lo auguro vivamente ma, nello stesso tempo, non riesco a dimenticare la sensazione che ho avuto quando, guardando in tv le immagini del V-Day, ho visto un palco con un capopopolo urlante, tanti slogan frammisti a dati e quel tipo di adesione di “Pubblico” che dubito possa costituire un inizio di cambiamento reale delle coscienze addormentate. Naturalmente sono grato a quella iniziativa, così come lo sono a piccoli grandi eroi dell’utopia (Travaglio, Diacona, Gabanelli e altri).

    Veniamo agli Invisibili. Anche qui il fenomeno della suggestione è presente. E’ suggestivo il mezzo (facebook), il fondatore (Diego), i numeri (andiamo verso i 5000!!), sono bellissimi e suggestivi i commenti (alcuni toccano corde vibranti), insomma… è tutto molto bello e suggestivo. E’ una inaspettata occasione di scambio, molti di noi si sentono soli seppur calati quotidianamente nella propria (chi più chi meno) variegata realtà e questo incontro di parole e “profili” ci sta facendo bene all’anima. E posso solo immaginare quanto lo sarà quando aggiungeremo alle parole mani, visi, occhi e pelle…

    Ora la domanda. Cosa vogliamo fare? Un parito? Una associazione? Si, certo, l’assemblea di maggio serve a questo, ma… in due giorni, per quanto intensi, cosa volete che si possa definire? Avremo l’occasione di ascoltare i più avvezzi all’espressione delle proprie idee, avremo le parole del “fuochista” e di alcuni altri, ci sarà spazio per i proclami (spero pochi) e per proposte, modelli, idee, simboli, nuovi appuntamenti, dichiarazioni di adesione totale e lamentele… insomma… io credo sia meglio cominciare a farlo qui.

    Davvero, proviamo a buttare giù delle idee che non siano soltanto l’espressione delle rispettive posizioni su questo o quel tema (proposto nella maggior parte dei casi dalle attesissime note di Diego), verifichiamo se dalle nostre comuni “stanchezze” rispetto allo status quo possono già emergere in embrione quelle che saranno poi le linee su cui muoversi ad Olbia, dove potremo dare almeno ad alcuni aspetti una concretezza maggiore di quanto nn riusciremmo se partissimo ex novo su tutto in quei due soli giorni.

    Attendo la vostra, mi scuso per la prolissità della mia 🙂

  9. Ricordo un sabato come se fosse oggi,quando nelle case c’era la gioventù a spianarti la giornata,con mamma da giovane,lei ha sempre adorato mettere i fiori primaverili in cassetta,e come sottofondo usare la musica del Rigoletto di Verdi Giuseppe che ho imparato a memoria,frase per frase,causa obbligo,suo,mettevamo le primule e altri fiori,i semi del basilico Genovese,sul davanzale,perche non abbiamo mai avuto un giardino,Dove lavoro ho il mio giardino,di orchidee,e vari fiori,sono miei praticamente,anche se sono di altri,li curo io.,in particolare ho un orchidea da 4 anni,e mi fa 2 fiori all’anno uno invernale sotto le feste di Natale e uno dopo aprile,volevo scrivere a tutti i miei amici Nina,Isola,Cinzia,,Wayne e Riccardo,Spadino, tanti altri che non sono su faceboock,,che non vi ho dimenticato anzi spero che veniate pure voi,anche io ho avuto dubbi e lo sapete sul faceboock,non è che ne sia innamorata il mio amore è il blog,perché mi piace la scrittura,in senso largo,però è un modo diretto e più veloce di rispondersi e anche di conoscersi,non ci sono mostri o draghi,che mangiano,di là,io l’ho fatto per non mandare al macero tutto quello che avevo costruito con gli anni,cioè la Resistenza,.la vera Resistenza.
    Quella che intende Diego ,forse.
    Di quando si è un 4 o 5.
    Un bacio a tutti
    Poi festeggiamo la primavera insieme
    E con lei la fantasia-

    e le farfalle-Come sempre
    Kiss
    A tutti.

  10. Ciao Riccardo e Mariella, ho prenotato all’Hotel Mare Blue, ci sono ancora posti disponibili …
    078939001
    078939259

    hotel mare blue

    http://www.hotelmareblue.it/

    IO: “Buongiorno, ieri ho mandato una mail per prenotare una singola, volevo una conferma della prenotazione”
    MARIO :” per che giorno?”
    IO :” 29 e 30 maggio..”
    MARIO: …”GLI INVISIBILI!!!!, …ma che fate?”
    IO: “Movimento di resistenza culturale, ci troviamo ad Olbia … con il desiderio di cambiare qualcosa in questa Italia”.

    … un pò meno invisibili …
    A presto, buona giornata a tutti!

  11. Diego, pensavo di non sorprrendermi piu’ di
    niente, ma ho visto Report domenica, forse
    l’hai visto anche tu: agghiacciante,Scapagnini e i politici hanno
    portato Catania al disastro, e lui e’ finito
    in parlamento. la mafia che gestisce e controlla la festa del patrono e il sindaco
    che quando glielo fan notare risponde “io
    non ne so niente”, beh, e’ comprensibile,
    lui e’ solo il sindaco, come faceva a saperlo…

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