Quel che ci tiene in vita

00000_-photographeInconnuNon ha volto. È tutti i volti del mondo. Né nome, è tutti i nostri nomi. Una ragazza con il volto nascosto da un mazzo di margherite e i piedi sospesi sopra la rugiada. Non qui né là: ovunque. Si fa contemplare, persino fotografare (ma l’autore deve rimanere sconosciuto). Si lascia desiderare (ma il desiderio deve rimanere puro). Si diverte a giocare e a farci morire dalla curiosità, dispettosa come la farfalla che i cani, in questo istante, stanno inseguendo nei campi con balzi giganti e occhi in estasi. Non è il ricordo di lei, né il suo rimpianto. E neanche la speranzosa attesa del volto che bacerai domani. L’amore sono questi fiori per te che non conosco e non avrò mai. (Seppure io muoia dalla curiosità di conoscerti e di averti). Un gesto senza ritorno, un cenno di grazie all’Universo, il rito assurdo che una ragazza, sconosciuta e sola, sta celebrando per moltitudini. (Non sa di farlo, né di stare all’altro capo del mondo rispetto a te e me). Non è niente altro che questo, un mazzo di margherite, che ci sta tenendo in vita. Ma è precisamente per questo, oggi, che è così bello il prato.

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