
Ci sono piedi più espressivi di uno sguardo e queste scarpe sono scavate come orbite, i loro occhi ci raccontano il risultato della globalizzazione: sono piedi che calzano la spazzatura dei paesi ricchi. Ma hanno un ordito leggendario, una trama e una dignità inarrivabili per un paio di scarpe firmate. Qui poggia il corpo del mondo. Su di essi muove i suoi passi silenziosi la storia. Tutti noi ci reggiamo, in precario equilibrio, sopra questo paio di scarpe sfondate. Non a Wall Street ma in questi piedi pulsa l’anima del mondo. Sono il motore segreto di ogni cosa, dell’arte come dell’economia mondiale e – se soltanto sapessimo inginocchiarci e baciarli – custodirebbero il segreto della nostra stessa felicità.
Eppure non troverete questa foto e questa notizia in nessun giornale o telegiornale. Hanno fatto molta più strada (e più velocemente) dell’informazione e delle nuove tecnologie di comunicazione.
Sono piedi che parlano da soli.