Le 5 cose che mi fanno diffidare di un uomo

             Tre sono le cose che mi fanno diffidare di un uomo, tanto da stargli alla larga: la mancanza assoluta di autoironia e autocritica; il fatto che racconti barzellette sui campi di concentramento; l’accusare gli altri delle proprie colpe, se inconsapevole, peggio. Poi ce n’è una quarta, generale, che mi fa diffidare dello strumento principe con cui i politici di oggi credono di giustificare tutto: i sondaggi. Affidare la democrazia ai sondaggi è l’inizio della tirannide. Altrimenti, se nel ventennio ci fossero stati Pagnoncelli e la Demoskopea, nelle adunate di piazza Venezia la democrazia avrebbe fatto bingo.
Nella sola giornata di ieri ho letto che Berlusconi ha dichiarato che la nostra televisione è indegna di un paese civile (infatti è sua). Ha raccontato una barzelletta sugli ebrei nei lager (la “battuta” sui campi di concentramento è riportata sul Corriere di oggi). Ha dichiarato di non essersi mai considerato basso né di aver mai sofferto di problemi al riguardo. (Il Corriere si è guardato bene dall’intervistare il calzolaio che gli scolpisce quei tacchi da piramide di Cheope). Infine si è molto risentito delle polemiche all’interno della sua coalizione, non in quanto tali, ma perché gli hanno fatto perdere “cinque o sei punti”.
Dimenticavo la quinta cosa che non sopporto in un uomo e mi induce una diffidenza assoluta: sentirlo parlar male di Berlusconi, perché non se ne può più neanche di questo. Ma oggi sono stato attento. Ho cercato di limitarmi allo stretto necessario.

21 commenti su “Le 5 cose che mi fanno diffidare di un uomo”

  1. Ciao a tutti,
    mi sono un pò assentata perchè il mio pc si è ammalato, niente di grave una bella trasfusione e adesso va come una Ferrari!
    Certo che è stata una sorpresa riaprire il sito di Diego,quante belle cose da leggere!
    Mi ha divertito quest’ultimo post; quando mi sorprendo ad interessarmi di Berlusconi(non accade quasi mai)mi meraviglio di come possa incarnare tante caratteristiche che detesto in un uomo.
    Mi fa orrore l’idea che un uomo si tinga i capelli, che si metta i tacchi, che usi la lacca e la cipria che intrattenga le donne con quelle battute di spirito alle quali in genere si sorride facendo uno sforzo muscolare abnorme.La cosa che lo rende affascinante a suo modo è che si sente bellissimo, simpatico, intelligente un prototipo di autostima delirante. E’ adorabile. Ma come è potuto accadere che tante sciocchezze si siano potute concentrare in un così piccolo uomo?
    E’ fenomenale di come abbia saputo trasformare tutti i suoi difetti in punti di forza, in effetti piace a molti,le donne riescono a trovarlo addirittura sexy e gli uomini lo prendono come un esempio, un modello da imitare.
    E’ spettacolare come non riesca mai a fare un’affermazione degna di un Presidente del Consiglio, è riuscito a collezionare una quantità di gaffes da guinness dei primati,trasforma ogni più piccola leggina in qualcosa dalla quale trarre vantaggi personali e lo fa alla luce del sole.
    E’ un genio a suo modo, lontano anni luce da ciò che sarebbe utile al Paese,agli Italiani, ma nell’attesa di tempi e di uomini migliori quale intrattenimento migliore di un clown?

  2. Diego,il Grande Fratello continua la sua manipolazione,nei sondaggi falsi,o veri non importa,esso s’impone a questa competizione del non perdente,di chi deve essere assolutamente,felice,ricco,famoso,ho motivo di credere che sei più tollerante di me,io ho almeno 7 motivi per non sopportare certe persone,oltre all’ideale politico,ci metto lo stile di vita,come fanno combaciare le parole ai fatti,atti,sono più estremista di te,in questo caso forse.di Berlusconi ne abbiamo la mente corrosa,da quando c’è lui,sono tutti alla rincorsa dell’aggiustamento ,estetico,è un mantra come dici tu,che è destinato a finire,perche nulla è eterno,meno che mai esso,non gli auguro del male certo,non lo auguro a nessuno,però alla gente piace,essere cosi,copiare gli altri,non sapere chi si è,esporre il vuoto,che hanno come compagnia.
    Ci sarà tanto da fare
    Diego,in futuro,anche recuperare anni di silenzio,o di troppo chiasso,troppi proclami,troppo troppo.
    Il troppo una volta stroppiava quando era troppo-
    Mi sembra che si sia perso pure il metro delle misure.
    Kiss

  3. Ho appena scritto di televisione, ancor prima di leggerti.
    E considerato che in parte ti riguarda come argomento, pubblico anche qui.

    Oggi parliamo di TV.
    Suscita scalpore la lettera di Celentano pubblicata in un quotidiano, nella quale si complimenta con la professionale conduttrice di Ballando sotto le stelle richiamando pero’ l’attenzione su Gaza.
    A seguire i vari talk show domenicali di aria fritta, starnazzamenti sull’aia.
    Ebbene lo confesso, pure io ieri sera ho guardato Ballando sotto le stelle.
    Perche’ non si puo’ sempre mostrare – e dimostrare – impegno o disimpegno, secondo canoni e omologazioni in merito ai quali il profeta Pasolini ha ampiamente scritto e descritto.
    Almeno al sabato, nel weekend, dopo una settimana lavorativa, fatti i conti per arrivare a fine mese, il pensiero del lunedi’ le bollette il mutuo la scuola dei figli, lasciateci svagare, sorridere, fare l’amore.
    Perche’ poi dopo una serie di bombardamenti a catena, chi regge il morale e un’erezione?
    Siamo un popolo di depressi, anzi di masochisti.
    C’e’ chi si rincoglionisce col Grande Fratello e chi con la corazzata Potemkin.
    La formula magica tra spettacolo – the show must go on – e informazione, comunicazione, l’aveva trovata proprio Celentano.
    Nella sua trasmissione Rockpolitik, era riuscito mirabilmente ad unire impegno e disimpegno. il sacro e il profano, leggerezza e profondita’, l’alchimia dell’intenso ovunque e comunque.
    Una televisione multimediale, musica video chiacchiere teatro, similare alle dinamiche di Internet.
    Contaminazione, e’ la chiave del successo, e dell’audience.
    Senza compartimenti stagni, etichette, catalogazioni, target, utilizzando tutti gli strumenti e linguaggi comunicativi per riuscire a trasmettere, ed arrivare, ad ogni singolo individuo, al di la’ del suo status sociale, culturale, anagrafico.
    Operazione complicata, a rischio, con pari probabilita’ di essere vincente o perdente, risultato dipendente dall’abilita’ artistica creativa, professionalita’ e capacita’ istrionica di autori conduttori e ospiti.
    E’ una sfida a reinventarsi, proporre nuovi stimoli, rielaborare l’esistente e penetrare nelle viscere annoiate e abitudinarie di un pubblico statico.
    Sappiamo ovviamente quanto la TV sia lottizzata, come sia difficile o quasi impossibile operarvi senza tessere di partito o compromessi con chi conta, quali siano i vincoli indissolubili tra audience e pubblicita’, quanto a volte sia direttamente o inversamente proporzionale competenza manageriale e dirigenziale e narcisismo egocentrismo dei personaggi dello spettacolo.
    Ma una televisione sempre piu’ tematica, generazionale, ghettizzata, e sempre meno contenitore di notizie, ribalta palcoscenico, sara’ destinata inesorabilmente al ruolo di comparsa nel futuro dei media.

    http://www.youtube.com/watch?v=xUn10yA09vI

  4. V’è qualcosa di oscuro in questa tua vocazione alla scelta del travestimento, non si sa se collettivo,metafisico, o…L’urlo è ormai nell’aria e neanche tu potrai fermarlo. Lamassa è in movimento e nessunosi è accortodi nulla….Inoltre,non v’è bisogno che ci ricordi che l’Italia è un Paese ricco di risorse vergognosamente inutilizzate di giovani laureati che vanno a friggere le patatine o a fare le pulizie,di giardinnieri che dirigono il paese e di politici che…Vero: lascio stare che oramai… per fortuna c’è grillo… pensa,riflette sul flagello e ne parla.Non posso sottacere sul fatto che siamo immersi in una torva e diffidente sonnolenza.
    Mondi oscuri, irrequieti e solitari, si intravedono nelle anime e forse…. Meglio sarebbe strisciare, allumacarsi per i pavimenti e forse comprenderemo che non siamo niente altro che zerbini di pochi esseri parlanti che governano il volo degli “albatros”…ci mettono davanti il succo della colchide affinchè… Inutilmente ch’io tenti di rassicurarti emettendo indizi di benevolenza specifica e generica; tu non ti fidi; e fai bene. io,per adesso, rimango un filantropo:faccio bene? non lo sò; ma…non mi resta altro

  5. Diffido da chi ha paura della solitudine. La mia non è una diffidenza aggressiva, contiene più tenerezza che fastidio e nessun odio. Si risolve nel considerare come le paure dell’infanzia possono condannare a una vita da bambini spaventati: protette da una donna, coccolate da un uomo, ultra impegnate, obbedienti o capricciose ci sono vite regolate sul terrore della scarsità d’affetto e riconoscimento. Nessuno ti può fare più male di loro, con nessuno hai meno diritto di incazzarti che con loro. Credo che siano capaci di fare o subire qualsiasi cosa pur di non restare soli. Possono legarti con la forza che non hanno, come bambini sanno usare la tua per limitarti . La loro dignità è solo un racconto, è scrittura di scena che si piega, senza malizia, alla convenienza del momento per farli eroi ed eroine di vite patetiche. Sono così tanti che chiunque potrebbe trovarsene uno/una affianco nel letto; io ci sono stato abbonato ma, ora che ho capito, non amo nulla e nessuno più della mia solitudine.
    Forse quello che ho scritto ha senso solo per me but i don’t give a damn. Ecco, l’elogio della solitudine di Fabrizio De Andrè, questo è chiaro…

    http://it.youtube.com/watch?v=HguAiQFCFxs

  6. Ciao Refrattario,
    hai scritto un pezzo meraviglioso, quando l’ho letto sono rimasta di stucco.Io amo in modo pazzesco la mia solitudine, la venero ne sono gelosa. Quando ti ho letto ho avuto un impeto di felicità perchè in fondo mi sono sentita sempre in colpa per preferire di essere sola che poi per me significa essere libera. Ho anche io avuto il tuo abbonamento, anzi al momento ho ancora qualche difficoltà con i numeri arretrati e la disdetta totale, ma è il mio punto d’arrivo, il mio sogno di felicità.
    Ti ringrazio tanto, mi ha fatto un gran bene leggerti, una vera e propria pacca sulla spalla, un incoraggiamento con i fiocchi, a volte ci si sente strani, poi uscendo nel mondo si incontrano persone che ci fanno sentire meno alieni!
    Grazie.

  7. Cinzia a me fa orrore l’idea che un uomo si tinga i capelli, che si metta i tacchi, che usi la lacca e la cipria, e che comunque, dopo tutti questi sforzi sia sempre quello lì…
    Buon tutto, a tutti!

  8. evvai con l’elogio della solitudine.
    Sara’ che sono sola da anni e cmq sempre cavata da sola, sara’ che ci ho sempre convissuto serenamente, sara’ che ho sempre evitato la compagnia di un uomo cane ma d’altronde pure io sono una gatta selvatica, ma magari ci fosse qualcuno che mi da’ una mano, condividendo scene di vita quotidiana, che per quanto noiose necessarie, qualche pensiero filosofico d’alto bordo, e talvolta un giaciglio, almeno quale risparmio energetico.
    Mia nonna diceva chi ha il pane non ha i denti e viceversa, ora dato il carovita il pane scarseggia le dentiere pure, per cui non ci resta altro che il ‘biasciun’, ossia il cibo masticato passato di bocca in bocca.
    Fa un po’ senso, d’altronde erano i rimedi poveri di una volta, da mamma a figlio, da nonno a nipote, svezzamento.

  9. Ciao a tutti
    Volevo capire come si può non diffidare di Berlusconi,e soprattutto voglio capire come molte donne lo trovino attraente(è vero chiedete in giro)e dicono che sia un bell’uomo.A parte l’aspetto fisico(non è sicuramente un adone,però ognuno può scegliere la bellezza che vuole)quello che non capisco è come possa piacere moralmente visto che è una persona ignorante,presuntuosa,falsa,interessata, moralmente un nano come lui è….ha tutte le caratteristiche classiche di un dittatore(chissà se anche lui è un maniaco dell’igiene come Hitler e Saddam)…..probabilmente questo non è importante,non interessa….probabilmente sono altre le caratteristiche positive che queste donne vedono in lui e ne sono affascinate.
    Ora ho parlato abbastanza male i berlusconi e dopo tutto questo sicuramente Diego mi diffiderà

    Ciao
    E’ un mondo difficile

    http://it.youtube.com/watch?v=7tkLc2npBZg

  10. Non sono diffidente per natura, ma non sopporto chi per pigrizia mentale o conformismo afferma che …tanto è tutto uguale,o che dice che agli italiani la corruzione o il conflitto di interesse non interessano più. E’ grazie a loro che gentaglia furbacchiotta, sgradevole, schifosa, volgare, rattristante nella sua monotonia, ascende alle più alte cariche dello Stato e fa precipitare allegramente un Paese nella catastrofe. Non posso salvare l’Italia, e quanto ho scritto è sterile e inutile, ma, ahimè, ho un senso di nausea troppo forte e non mi passa

  11. A proposito di solitudini, mio malgrado mi son ritrovata spesso nel corso della mia quasi lunga vita a concludere con un “Meglio sola che male accompagnata”.

    Sul numero di ELLE di dicembre ’08 è apparso un interessante articolo :BEATA SOLITUDINE,in cui Patrick Williams intervista la psicanalista Catherine Audibert
    ,autrice di L’incapacité d’etre seul(ed.Payot), da cui vi riporto le osservazioni più salienti e interessanti.

    …Nonostante tutta l’empatia del nostro entourage,è da soli che nasciamo e invecchiamo,sperimentiamo sentimenti di felicità e tristezza e anche la prospettiva della nostra morte, sia essa serena o angosciosa.E’ a partire dalla capacità di accettare il suo destino di essere solo che l’uomo impara a organizzare o meno la sua esistenza.Ecco perchè è necessario apprendere a familiarizzare con la solitudine.
    …Il problema è che la solitudine può essere sopportata quando si è sicuri di poter contare sugli altri.

    Ciao

  12. Ciao a Tutti,
    Ci tenevamo a dirvi che partecipiamo meno, per problemi nostri, ma che vi leggiamo sempre ed è così che abbiamo sempre immaginato questo spazio, con interventi abbastanza frequenti di Diego (non ci starai viziando?), seguiti da commenti, magari non necessariamente in tema, ma sempre meritevoli d’esser letti!
    Se, di tutti i luoghi virtuali che abbiamo frequentato, questo è l’unico in cui torniamo sempre, ci sarà un perchè!
    Vi vogliamo bene, grazie a tutti,
    H.S.
    Andrea e Paola

    P.S.
    Ogni tanto il nostro computer si slogga, è normale? 🙂

  13. Ciao Diego!
    Io aggiungerei anche una sesta cosa: la mancanza di dubbi, il non porsi domande. Sarà che me ne faccio in continuazione…

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