ALCATRAZ -Un DJ nel braccio della morte-
LA SERIE TV INTEGRALE

La leggenda di Jack Folla
Nell’estate del 2000, su Rai2, Jack Folla sbarcò in televisione dopo due stagioni radiofoniche di enorme successo su Radiodue. Andò in onda dopo le 23:00, suscitando una marea di polemiche politiche e un’ondata di consenso trasversale. Due milioni circa di telespettatori alternativi (quelli, cioè, che non guardano mai la tv) si sintonizzavano compatti su Rai2 all’inizio del programma e abbandonavano in blocco il canale sui titoli di coda. Erano gli “albatros” di Jack di tutte le età, in particolare ventenni e trentenni ma non mancavano gli ottuagenari.
Dopo quelle venticinque puntate, Jack Folla fu rinchiuso nel “carcere della Rai”, in un oscuro archivio blindato. Perché da allora mai un solo fotogramma è stato più riproposto al pubblico, neanche per una citazione. Cancellato come se non fosse mai esistito.
A distanza di venticinque anni esatti dall’unica messa in onda, dopo un difficile e oneroso restauro di una copia originale in mio possesso, (ero anche il regista del programma), sono felice di proporvi in forma privata, sul mio sito personale, la serie tv integrale.
“Un’estate con Jack Folla” è un dono, senza nessun fine commerciale, a tutte le amiche e gli amici di sempre per non dimenticare una delle stagioni più libere della nostra vita. E a chi, allora non ancora nato/a o bambino/a, ne aveva sentito parlare ma non lo aveva mai visto.
Lo pubblicherò, in quest’estate 2025, con la stessa cadenza dell’estate 2000: tre puntate a settimana, rilasciate in blocco ogni mercoledì: da mercoledì 9 luglio a mercoledì 27 agosto.
Nonostante qualche ruga del tempo, alcuni eccessi provocatori e delle ingenuità sono certo che, com’è accaduto al sottoscritto, proverete tante emozioni, rivivrete la commovente storia d’amore di Jack con Francesca e vi verrà anche tanta rabbia perché quasi tutte le denunce di Jack sono rimaste inascoltate e i problemi irrisolti. Anzi, l’Italia forse è tornata indietro, cosicché più che una serie tv di tanti anni fa, “Alcatraz” sembra quasi un programma del futuro. Una “novità” che dubito potrebbe vedere la luce nell’Italia di oggi. Non mi riferisco alla politica. Mi riferisco, purtroppo, a noi stessi. Ma passerà anche questa, ne sono sicuro. Più una stagione è triste e oscura, più sfavillante sarà la primavera successiva che la riscatterà.
d.c.
(9 luglio 2025)