22/08/2003

Jack Folla cambia vita
Diego Cugia: 'Che farò alla SIAE'.'A viale Mazzini mi hanno chiuso le porte in faccia così ora difendo il diritto degli autori'.
Francesco Agressi

Jack Folla nella stanza dei bottoni.
Diego Cugia, giornalista, autore radiotelevisivo e scrittore, è stato eletto nel nuovo consiglio di amministrazione della Siae, la società cui spetta la gestione dei diritto d’autore. Commissariata nel 99, la Siae è stata gestita fino a qualche settimana fa dal commissario straordinario Mauro Masi. Nel 2002 ha incassato 481 milioni di euro.
Il mese scorso si sono svolte le elezioni per la nomina dell’assemblea. Gli sconfitti hanno denunciato “anomalie” elettorali invocando l’illegittimità dei risultati e degli eletti.
Ha iniziato Celentano sul Corriere della Sera, ha risposto il giorno dopo il presidente della Siae, Franco Migliacci. “Da parte nostra non c’è mai stata nessuna polemica”, spiega Cugia a Vita.
“Anni fa ero vicesegretario dell’Anart, l’associazione degli autori radiotelevisivi. Come potrei non rappresentare tanti colleghi con i quali abbiamo combattuto battaglie comuni?” Sul Corriere della Sera ho letto che Vaime si lamentava che la minoranza non fosse rappresentata nella nuova Siae.
Abbiamo organizzato un incontro a Roma anche per questo. Non si è presentato.
Ma non ha importanza, sono certo che il buon senso prevarrà. Ci sono da nominare tutte le commissioni. Bisogna lavorare insieme per ammodernare la Siae.” Cugia è stato eletto nella sezione Dor (acronimo che sta per Drammatica, operette e riviste che comprende anche radio e tv, ndr) come capolista della minoranza di quella sezione. “L’idea di candidarmi è venuta da lontano. Partecipavo già a un coordinamento con autori musicali che facevano da anni una battaglia per uno statuto in cui ci fosse l’autonomia delle sezioni e elezioni democratiche organizzate per fasce di reddito”.
L’esito delle urne è stato ottimo per la lista di Cugia, che ha espresso la maggioranza dei seggi e quindi il nuovo consiglio di amministrazione.
“La Siae è tornata in mano agli autori e agli editori. E’ fondamentale, per la libertà della cultura, evitarle l’insidia di un nuovo commissariamento, che potrebbe essere l’ultimo, prima di una sua privatizzazione”.
E ora sentiamo Jack Folla in radio?
“Non credo. Attualmente la radio pubblica è “commissariata” da Sergio Valzania che alla mia domanda di collaborare mi ha testualmente risposto ”Non si capisce perché tu debba lavorare esclusivamente nelle ‘mie’ radio”. Non è curioso per il direttore di un servizio pubblico?”