"Io, censurato da Radio 24. Ma Confidustria ha bisogno di libertà e poesia senza guinzagli"
wa.ma.
Zombie, il programma di Diego Cugia nato "contro la politica di questo Paese, che sa il prezzo di tutto e il valore di niente", che ha parlato della P2 di Gelli, di Martino e di Cichitto, è infatti stato sospeso fino al 10 aprile. Ma dopo quella data, stavolta per volontà del suo autore, che a questo punto teme altre sospensioni, non riprenderà. Ma la par condicio non c'entra. Spiega Cugia: "Da quando siamo in par condicio, i copioni li leggeva e li vistava il direttore". Cugia si limita a raccontare i fatti: "A un certo punto Santalmassi mi ha detto che avrebbe sospeso il programma "perché nel paese c'è bisogno di sgombrare il campo da argomenti come Zombie e Cornacchione di modo che nessuno possa usarli a pretesto per non parlare di cose serie"". Cugia racconta come pur di restare in onda abbia proposto inultimente al Direttore di cancellare qualsiasi riferimento alla politica. Gli ascolti di Zombie, intanto, erano crescenti. E così il sospetto che il reale motivo della sua chiusura sia l'incompatibilità con Confidustria sorge spontaneo. Oggi alle 14, durante l'ultima puntata del programma, così Cugia si rivolgerà a Santalmassi: "Ti aspetteresti adesso che io dica che Zombie non può vivere in una Radio 24 che ha alle spalle Confindustria. Invece io sono proprio convinto del contrario. È proprio la nostra piccola grande industria, i dirigenti, gli operai, gli impiegati, i manager, che in Italia hanno bisogno di una ventata di notizie senza guinzaglio, di poesia, di musica e di libertà". |