28/04/2007

Rosy Gargiulo

Roma - La veemenza è sempre la stessa, quella da tribuno del popolo, ma con più grinta: Gianfranco Funari da stasera e per 5 settimane torna in Rai dopo 11 anni con «Apocalypse show», «là dove per apocalisse», spiega, «non c’è solo quella che minaccia il nostro pianeta, ma quella dei sentimenti che ci devastano ogni giorno con storie tipo Cogne». «Il mio non è un ritorno, perché vado sempre avanti», dice lui, «e non ho risentimenti, ma solo sentimenti». Però, poi, confessa di «essere stato scippato di 11 anni di professione».
A riportarlo a Viale Mazzini è stato «un feeling con Diego Cugia (a capo dell’équipe di autori, con lo stesso Funari n.d.r.), con Bibi Ballandi, produttore principe di eventi, e col direttore di Raiuno». E proprio Del Noce chiarisce: «La Rai ha vinto per otto anni il periodo di garanzia: è arrivato il momento di osare, sperimentare, rivoluzionare i meccanismi consumati, anche per rispondere a chi parla di crisi, di tv ripetitiva.
Ci vogliono spettacoli-evento, per il sabato sera, ma gli showmen in grado di farli sono pochi: Benigni (che mi piacerebbe riavere in autunno), Fiorello, Celentano, o Funari, uno che sa reggere e dominare la scena».
Che cos’ha di apocalittico questo show che si rivolge al pubblico del sabato sera? «Sarà un pugno nello stomaco», anticipa Giancarlo il terribile, «ma non solo aggressivo, anche di emozioni, di riflessioni. Può anche darsi che mi venga da piangere, e guai a voi se mi sfottete. Sarò il portavoce dell’opinione pubblica. Censura? Nessuna. Andiamo in onda, in diretta, con quello che volevamo dire. Sarò attento al linguaggio per il pubblico di Raiuno: niente parolacce, mi ha chiesto Del Noce».
A dare man forte a Funari (che si dice certo della vittoria degli ascolti) il controcanto comico ad opera di Fabio De Luigi, l’attrice Esther Ortega, le coreografie di Franco Miseria, una grande orchestra, e grandi ospiti: fra i primi, Lucio Dalla e Irene Grandi. Francesco Cossiga, chiamato da Cugia e poi fermato per la par condicio, e poi richiamato con deroga ad hoc, ci sarà o no? Non si sa. «Cossiga e io abbiamo segreti di politica estera che non riveleremo neanche in punto di morte», taglia corto Funari, che anticipa comunque il tema di uno dei monologhi della prima puntata: la tanto temuta siccità.