Diego Cugia/Jack Folla è un guerrigliero delI'etere, il quale
combatte contro la pubblicità che impone falsi modelli, contro la
televisione che appiattisce, contro le multinazionali che producono latte
e mine antiuomo. A ogni suo monologo alterna la messa in onda di una canzone
ovvero, come dice lui, «la grande musica che è scomparsa dalla
radio. Da Cocciante ai Beatles da Edith Piaf ai Rolling Stones. Ad Alcatraz ce n'è proprio per tutti e per tutto, vero? «Sì, è un programma che attacca, ma lo fa per difendere i più giovani risponde Diego Cugia -. Ora che ho 45 anni e sono da poco padre, provo tenerezza nel vedere come i ventenni di oggi vengano continuamente rimbambiti da dj e da musica senza contenuti. Con Alcatraz dimostro che tra un disco e l'altro è possibile dire anche cose sensate». Il programma è in una fascia oraria particolare, il primo pomeriggio, nel quale si fa abitualmente il tipo di radio che contesti. Quella di Alcatraz è dunque una sfida? «Più che una sfida, Alcatraz è una risposta alla radio di pessima qualità che si fa oggi». Tra quanti ti ascoltano, pare che siano ancora in molti a ritenere che Jack Folla esi sta realmente... «Inizialmente lo credeva almeno il 70 per cento di quanti scrivevano alla redazione del programma. Ora la percentuale è scesa di parecchio mentre io inizio ad avere qualche problema di sdoppiamento della personalità. E non capita solo a me: mia moglie ogni tanto dice che vorrebbe parlare con Jack Folla invece che con me». Di quale reato è accusato Jack Folla ? «L`unica ammissione che fino a oggi ha deciso di fare è che il suo crimine è quello di aver ucciso se stesso. E' curioso: tra quanti scrivono a Jack, sono decisamente pochi quelli che glielo domandano». | ||