03/12/2001
Jack Folla, radio eroe a rischio di bavaglio
Il programma di Rai Radio2 in bilico nonostante il successo
Da La Repubblica

Carlo Moretti
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ROMA - Ha attaccato il ministro della Giustizia Castelli per interesse privato in atti d'ufficio, ha ironizzato pesantemente sul "Telefono amico" inventato da un deputato di Forza Italia per denunciare i pressori disfattisti che criticano nelle aule scolastiche il governo Berlusconi. "Jack Folla c'è", il programma di Diego Cugia in onda dal lunedì al venerdì su RadioRaiDue alle 7 (per cinque minuti) e alle 13.45 (per tre quarti d'ora), non è solo una trasmissione di denuncia. E' sopratutto il personaggio di Jack Folla, un condannato a morte sfuggito per un soffio alla pena capitale nel carcere di Alcatraz, braccato oggi dalle polizie di tutto il mondo e a stento tollerato dai vertici Rai, i quali hanno più volte richiesto un ammorbidimento dei toni, fino a pretendere un visto sui testi. Cugia ha sempre fatto muro, forte dei risultati Audiradio: la fascia di "Jack Folla c'è" ha 60mila ascoltatori in più dello scorso anno (239mila contro i 179mila del 2000) <>, osserva Cugia.
Jack oggi vive in Italia, è tornato a Roma da dove trasmette la sua musica e le sue invettive a 360 gradi, chiuso in un semiterrato di periferia, a Centocelle, con il suo microfono, la cuffia e gli amati dischi rock. Dopo anni di galera ha trovato un Paese profondamente cambiato, e un governo in cui non riesce a riconoscersi:<> spiega Cugia <>. Alla nuova serie collabora il giornalista Andrea Purgatori, che fornisce una base documentata per gli attacchi sempre diretti di Jack Folla. Una delle frecciate più velenose di "Jack il ricercato" è partita all'indirizzo del ministro della Giustizia Roberto Castelli, per via del carcere mandamentale di Massa Marittima <>. E poi anche per via di una casa di proprietà del demanio in via Arenula a Roma <>.
Jack Folla non ha perso l'occasione per ironizzare in diretta sull'iniziativa del deputato di Forza Italia Fabio Garagnani, promotore di un "Telefono amico" a cui denunciare gli insegnanti che parlano male del governo Berlusconi e degli Usa, un'iniziativa che ha sollevato anche le interrogazioni parlamentari di Ds e Verdi. Ha attaccato le multinazionali della pubblicità, che impongono i programmi televisivi e chiedono la testa di conduttori e autori, e ha rilanciato l'allarme per i farmaci pericolosi sdoganati in Italia, come il "Ritalin", lo psicofarmaco in voga negli Usa per rendere più tranquilli e acuti i bambini. Il Jack braccato<<è molto più credibile del detenuto di Alcatraz>> osserva Cugia <>. Cugia, che ha ricevuto minacce di morte, non si è perso d'animo e annuncia di voler fondare un giornale con Andrea Purgatori nello stile della trasmissione: <>