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di Franco Garnero _______________________ Tutto è cominciato con Lupo Solitario, il mitico D.J. di American Graffitii il film di George Lucas che rievocava, nel 1973, l'America degli anni Cinquanta. Lupo Solitario era un animale notturno, che sapeva coniugare parole e musica, riflessioni e buoni consigli, senza diventare per questo un antipatico Grillo Parlante. E proprio con quel film che nasce la mitologia del D.J., ma, se è abbastanza facile lanciare messaggi all'umanità alle due di notte, ben altra impresa è riuscirci alle due del pomeriggio, proprio come sta facendo, con crescente successo, Diego Cugia, il creatore di Jack Folla, protagonista di «Alcatraz, un D.J. nel braccio della morte», in onda tutti i giorni dalle 14,15 alle 15,00 su Radiodue. «La prima fascia pomeridiana», spiega Cugia, «è da sempre la più debole per RadioRai, perché i ragazzi tornano da scuola e scelgono di sintonizzarsi sulle cosiddette radio libere. A viale Mazzini, allora, mi hanno chiesto di creare un programma forte, che facesse concorrenza senza però fare il verso alle private. Ho pensato quindi di mettere a frutto la mia esperienza di scrittore di radiodrammi e così è nato Jack Folla, un intellettuale da strada, colto e incolto, esuberante e intimista, tenero e perverso che, avendo i giorni contati perché la sua esecuzione è fissata per il 25 giugno prossimo, si permette di dire tutto quello che gli italiani non hanno il coraggio di dire». I messaggi sono violenti, colpiscono i luoghi comuni: «Le donne sono come i Sioux, noi maschi le abbiamo chiuse nelle riserve»; «I soldi sono l'unica parola che vi fa ancora avere delle erezioni»; «Gli spacciatori sono la nuova classe dirigente»; «Non esiste una ricetta per cucinare le donne»; «Non fate leggere la Bibbia ai vostri figli, ve li ritrovereste a Fregene depressi perché non sono riusciti a camminare sulle acque»; «Anche la camorra è diventata buonista: adesso fa pirateria discografica applicando sui compact disc l'etichetta Scusateci siamo disoccupati. Così domani un assassino scriverà col sangue sul corpo della vittima: Perdonatemi, mi stava tanto antipatica». Se il tam tam del gradimento e degli indici di ascolto risuona robusto
intorno ad «Alcatraz», c'è anche chi non gradisce il
linguaggio esplicito e le provocazioni. I primi ad adirarsi sono stati quelli
del Manifesto, il quotidiano più «conservatore» d'Italia,
che non digerisce la fame di libertà che sostiene il programma e
soprattutto un «negro» profferito da Jack |