Olio e petrolio

Ciao a tutti, nei 400 post che costellano l’ultimo mio intervento ho visto serpeggiare, qui e là, una giusta critica perché vi ho lasciati soli sul blog. Ho cercato di spiegare che non ho le mani della dea kalì, e sto scrivendo due libri e tre pezzi settimanali su l’Unità, ma chissenefrega come avrebbe detto Cuore, ho anche aggiunto che basta un euro di giornale per sapere quel che penso e scrivo, ma una selva di critiche mi ha definitivamente persuaso che a noi di sinistra (passatemi la metafora) non ci va mai bene niente e vogliamo un litro d’olio senza neanche spremere un’oliva. Fermiamoci qui per carità. Appena mi sarà possibile tornerò a scrivere nel blog, ossia a fare l’olio, la domanda che mi sono posto è se nell’attesa avessi dovuto chiuderlo, o meglio, se avreste preferito che lo chiudessi. Mi sembra di aver capito di no, visto che una parte di voi continua a scrivere su queste pagine che, con me o non con me, sono pagine senza padrone. Dall’Alitalia, a clienti e prostitute in galera, dai cicloni apocalittici che si stanno abbattendo sulla terra, ai poveri orsi polari alla deriva senza più ghiacci sotto i piedi, gli argomenti non si contano. Ma se preferite utilizzare questo spazio come una chat, è un vostro diritto. Naturalmente spero nella prima ipotesi, anche perché avete dimostrato di esserne all’altezza, chi con poesia chi con pragmatismo.
Dallo stretto di Gibilterra, davanti all’oceano che oggi è incazzato, un abbraccio a tutti i rospi atlantici. Di-Jack

100 commenti su “Olio e petrolio”

  1. Non mollo,
    continuare a fare ciò che è giusto,
    ciò che è corretto.
    Niente guerre, basta conflitti,
    ma sono stanca dei buoni sentimenti
    sono stanca dei buoni sentimenti
    sono veramente stanca di credere nei buoni sentimenti.
    Non servono a vivere questa vita,
    sono la speranza di una bambina,
    e l’ingenuità di un adulto.
    Puoi fare bene anche senza i buoni sentimenti.
    cosa devo insegnare ai miei figli …
    “bambini amate tanto e cercate di avere
    nobili ideali, giusti, dignitosi”,
    e tuo figlio a 11 anni ti dice:
    “mi metto la maschera da duro
    perchè avere buoni sentimenti
    si rimane soli” …. e piangel
    è più intelligente di me
    ha capito prima di me.
    Ma a mio figlio NO!
    Basta!

    gli insegni a soffrire?
    ti vede soffrire
    e allora fanculo ,
    figli non soffrite …
    questa vita non è fatta
    per i buoni sentimenti
    per avere i nobili sentimenti
    ci vogliono le palle
    che io non ho
    e non so se voi avrete.

    fate bene ciò che dovete
    con lealtà e giustizia,
    dignità,
    non fate del male,
    ma non fate l’errore
    di lasciarvi guidare
    dai buoni sentimenti.
    In questa vita
    ognuno pensa per sè,
    il risultato non cambia,
    si rimane soli,
    con o senza buoni sentimenti,
    ma nel secondo caso
    senza l’amarezza
    di sentirti una colomba pugnalata.

  2. tra le gambe di una notte
    che vuol’esser posseduta
    s’assottiglia la bottiglia
    nella mia pseudocambusa
    forse un poco affascinante
    non ancora “amaricante”…

    affiora l’inconscio solo nel sonno
    quando la mente non teme l’inganno
    solo nei sogni facciamo l’Amore
    e a volte turbati da tanto stupore
    mi sveglio spesso con un sorriso
    dolce reliquia del paradiso
    basta un istante a piegare la bocca…
    un giorno vuoto ancora mi tocca

    dondolato tra le onde
    di pensieri a baraonde
    m’accartoccio sulla prora
    aspettando un’altra ora
    nell’attesa di un mattino
    che stravolga il mio destino
    e sognando che il tuo sguardo
    nel mio trovi il suo traguardo

    è una notte senza stelle
    e la bussola è perduta
    m’aggroviglio sulla chiglia
    e in un battito di ciglia
    i miei gatti fan le fusa
    che rimbombano in cambusa.

  3. A volte un cieco,vede meglio di un vedente,
    non è questione di punti di vista.
    la visione non è negliocchi,ma nel cuore,
    la pompa si spegne,invece del sangue,circola,veleno,indifferenza,ilmarciume non è fuori di noi ma dentro–di noi-
    e ci sta pure bene.
    kiss notte al blog di jack-

  4. Serenata malinconica per violino e orchestra. (Ciajkovskij)
    Grazie per i links e grazie per non aver fatto il copia/incolla. Non so bene se sono quel che leggo, oppure se leggo perchè sono quel che sono. Continua a volare alto maestro. Roxana, torna.

  5. Spad compie gli anni?yeeeeehh
    solo 41?te possino…….
    Roxi è sul rospo 10-
    Che fai Torni?
    In Itaglia :)vogliono il maestro unico-
    presidente unico
    pensiero unico-
    Dopo rispondo a Jack-
    sull’ articolo
    ho a cena 2 squali,
    forse gli preparo un bel pesce ai ferri–
    si offenderanno?:(
    sul rospo 113-mi è arrivato un carico
    di spighe,che c’entra con il mare?
    forse hanno sbagliato indirizzo-
    sai i postini da me suonano tre volte-
    anche 4 anche da te?
    kiss:)

  6. (((((20 settembre 1998 ho acceso la radio e ho ascoltato uno che parlava con l’anima in gola.
    ora scrive su un giornale che compro a giorni alterni.
    mi tormenta non sapere cosa ha scritto oggi (qualcuno tra voi mi potrebbe accontentare?) diego permettendo.
    grazie)))))

  7. L’articolo inizia con una storia di farfalle,
    mai avrei immaginato che jack le collezionasse,anche perche le farfalle morte,
    o secche infilzate come nei musei,credo diano un immagine veramente finale della leggerezza a loro tipica,del volo,non mi piace guardarle,(hai Fatto bene jack)a smettere..
    poi si passa alle paure,gli italiani ridotti a conigli da allevamento,un popolo che non ha più voglia di esprimersi,in nessun modo,credo che sia un popolo che non sappia neanche ridere di se stesso,a questo punto,ne piangere.Basito.
    Di una cosa sono sicura è un gran popolo di guardoni,questo lo so per certo,(perche anche se non sono nessuno)la gente mi scrive,Amelie ti leggo da Jack,sempre,cosi finisce che io sono il buffone di corte,e loro con i loro silenzi,mietono,anzi giudicano.
    poi ci sono quelli che si ricordano di te,solo se devono pubblicare un libro,o uno spettacolo musicale,ti mandano la mail,dopo mesi di indifferenza,come gli chiami tu?
    Io :opportunisti-via sciò—
    Jack è andato da jemina,
    gli ha offerto un the al crisantemo,
    secondo me aveva poteri tipo droga,
    perche dal quel momento è cominciato a girare tutto,ma la tentazione di abbracciarsi,è stata rimandata indietro,in fondo si tratta di anime stile 800-non potrebbero fare diversamente.
    Non stanno al tempo con la storia moderna-
    dove dopo solo dieci minuti c’è già la nausea del tutto
    avuto e tutto dato-
    questo è un vero rito-
    dell’attesa.
    Poi ci sono le solite mail di chi non ama gli altri-però a stò punto mi domando che senso ha scrivere a una persona che non ami?
    é pura cattiveria-
    comunque jack è adulto-
    gli altri sò rimasti neonati-
    che possiamo farci-
    mettiamo biberon-
    in fila-
    se lo sapevo con le spighe ci facevo un rito woodu-
    e propiziatorio-per tutti gli spioni-
    del mondo-
    adesso dammi un euro
    Sofia–
    facciamo 60 centesimi-
    per riassunto quasi-
    riassunto.
    🙂 notte-

  8. Bello Sofya hai visto ieri sera il programma di Carlo Lucarelli?
    E qualcuno ha visto quello di Riccardo Iacona venerdì sera su rai3?
    Ormai questi programmi sono gli unici guardabili in televisione,con Report della Gabanelli naturalmente.
    Amelie il tuo riassunto è molto preciso,però secondo me l’articolo va letto tutto perchè è molto bello.
    In Italia ormai diventa tutto emergenza,emergenza rifiuti,emergenza immigrazione,emergenza mafia(?),emerenza alcool e droghe correlata all’emergenza incidenti…..

    Aggiungerei l’emergenza fascismo,emergenza nazismo ed emergenza dittatura……interessa?
    Ciao Diego
    Ciao Albatros

  9. Prego Riccardo
    lo sapevo che c’e l’avresti fatta-
    se ci sono riuscita pure me-che sò lenta assai-:)
    FACCIAMO un pò di casino?
    Per favore-
    mi stò cuocendo come un pesce sotto sale-
    che devo fare?
    respirazioni bocca a bocca?
    🙂
    magari prima mi mangio uno spicchio d’aglio-
    tipo Amalia la strega che ammaglia-
    e stordisce pure-
    meglio di niente
    aò–
    a dopo
    vamos a matar–
    🙂

  10. Ultimogiorno D’estate -lo so non interessa a nessuno-che è successo in tutto questo tempo?Un sacco di cose e niente.
    Ho scoperto di essere mezzaotutta matta nel frattempo-ho ancora un spiraglio di margine.
    Le persone non sono quello che dicono di essere.
    da tempo Vivo sul mio Rospo 113-
    è stata una bellissima scoperta-
    prendersi del tempo-
    mentre tanti si dannavano a cercare di impiegare il tempo-
    mi sono presa il mio-
    ho scoperto che è molto producente-
    staccarsi dalla norma-
    non per essere diversi o più importanti-
    ripeto sempre per migliorarsi-
    questa estate ho letto 35 libri-
    credo di avere un primatoitaliano-
    ho dilapidato il mese di luglio
    in libri-
    mio marito mi ha detto di:non portare più carta in casa-
    ha paura del fuoco-
    io del ghiaccio-
    mi sento più forte perche leggere non possodire che aumenti le difese immunitarie-
    a volte stanca davvero-
    però apre nuovi orrizzonti-
    sono stata ovunque-
    adesso mi devo preparare per l’Autunno
    caldo italiano-
    secondo me non succederà nulla-
    di diverso-
    sono pessimista in questo-
    qui internet ho assistito alle storie più straordinarie-
    l’elogio del nulla-
    comunque continuo a crederci-
    mai chiudere le porte a niente-
    piuttosto aprirle-
    ho moltissimo tempo a disposizione-
    non so se è una condanna o un privilegio- lo vivo come privilegio-
    tante cose cambiano-
    nel mentre-
    non cambia nulla-

    l’importante è nonspegnere la voglia d esserci-
    ho scoperto affinità con tanti-
    con altri ho dovuto chiudere-
    spero sempre di andare avanti-
    e di non dovermi guardare indietro come a una vergogna-
    la paura me la stò mangiando-
    buon fine estate a tutti-
    anche a chi sta sempre immerso
    nell’inverno-
    è una brutta epoca-
    il mio Paese è il più brutto del mondo-
    il più invivibile
    quello piu desolante.
    il più schizofrenico-
    malato mentale.

    kiss-

    ——————————————
    Diego per favore cancella se puoi
    il mio post precedente in attesa.

  11. in ordine alfabetico:

    Albe, Blade, Capricciola, 108, Diego bruschi, Germano costa, Yvy, Luchello, Maddalena, Manuel barone, Simone, Una, Uno, Zee…….

    fate i bravi scrivete!:o)

  12. A proposito di memoria non capisco come si possa tollerare che un rappresentante di un partito di governo della repubblica italiana si rechi in Germania ad una manifestazione dichiaratamente NAZISTA.
    Meno male che i tedeschi sono intelligenti hanno impedito la manifestazione e Borghezio ha fatto la figura che si meritava oltretutto mi sembra che era l’unico rappresentante di partito.
    Ma come si fa ad avere come uomo “politico” in Italia uno come Borghezio?Forse avrei dovuto scrivere”uomo” politico.
    Ciao Diego
    Ciao Hermanos

  13. In quello che hai scritto oggi su “L’Unità” riguardo ai lutti mi ci ritrovo in tutto, per me c’è anche e soprattutto il vuoto abissale dell’amore che non ci è più possibile né dare né ricevere, la mancanza di quelle presenze rassicuranti e fidate…e con tutta la loro fisicità: il loro sguardo, la loro voce, il loro odore…e secondo me altri lutti tragici sono quelli da elaborare pur non esssendo fisicamente avvenuti…quelli che nascono da qualcosa che ha ucciso una parte di noi o violentato la nostra anima a tal punto che quella persona muore dentro di noi insieme a una porzione di noi; anche se in effetti più che la persona muore la certezza di poterci contare, di avere il suo bene e che lei voglia il tuo…e questo nella migliore delle ipotesi…A me è capitato sia con compagni di vita che mi hanno rubato tanta fiducia, tanti anni e tanti soldi ma anche con mia sorella…che mi preferirebbe sottoterra per ereditare.D’altra parte i parenti non si scelgono e considerando che le delusioni le abbiamo anche da chi “scegliamo”…

  14. Avevo quasi giurato su padre Pio che non scrivevo più-ma non credo quindi,mi sono detta e pperchè no?Mica devo salvare L’Alitalia?in questo blog stà avvenendo strano ammutinamento-dopo aver risolto il problema F.b.i che mi tediava ora sono trnquilla come a Natale-quasi Pasqua
    ho ancora 2 tre neuroni che non sono morti-
    a proposito che cosa mettono nell’acqua degli Italiani?
    Forse dei Tavor formato disco volanti-
    stanno tutti a dormire-
    ho appena aperto la pagina internet-
    con su scritto:dobbiamo salvare Flavia Vento.
    e chi é?
    una dell’isola mi pare-
    l’isola degli asterischi.-
    ma si può essere caduti cosi in basso?
    jack per favore
    lascia il Rospo
    e torna in Italia
    aò–
    qui ci stanno a fare lessi-
    veramente io ci soffro parecchio-
    non sò gli altri-
    me paiono mezzi fantasmi di vascello-
    affondato-
    oggi sull’autobus ho incontrato un marziano-giovane-
    ha lasciato il posto a unavecchietta vecchia
    appena si è seduta ha cominciato a parlare male dei giovani.
    CHi è il marziano e chi il mostro-?
    Stasera non ci sono ho appuntamento con un Principe,non metto le scarpe di vetro-
    le metto de ferro:)

    vamossssss

  15. MENTE…volevo scrivertelo stanotte ma la linea ha Sbrokkato fino a stasera:o(

    Ho letto le tue pAroLE sul gionale di ieri, e sono MERAVIGLIOSE come SEMPRE……..
    ma le prime 7 righe sono @LTA e PUR@ POESI@, S@GGEZZA, FILOSOFI@……..
    E sono ILLUMINAnti doppiaMENTE, perché brillano di luce propria, anzi della Tua.
    Ti abbraccio commossa.

  16. Tediato dai silenzi, dall’attesa e dalla sera
    girovago fumando e bramando un’atmosfera.

    La solitudine scalpella a colpi forti
    le ombre dei miei sogni che da tempo sono morti.

    Ruggivano una volta i desideri,
    certi che un giorno diventavan veri…

    Ma oggi come un naufrago mi aggrappo
    a una parola, a un sorriso…ad ogni drappo.

    Mi perdo troppo spesso tra dozzine di pensieri,
    ipotesi, paure, dubbi, voli e guai veri.

    Nascosti su in soffitta come fossero due amanti
    bauli di dolore, colpe, aneliti e rimpianti.

    Decervellando allora scendo e vo in cantina:
    la notte lì più in fretta lascia spazio alla mattina.

  17. Non se n’è accorto quasi nessuno, ma questo trimestre non avremo i dati Istat sull’occupazione (in Italia) perché gli addetti alla rilevazione dei dati Istat hanno tali e tanti problemi con il loro contratto di occupazione (in Italia) da essere in agitazione sindacale, temendo di rimanere prossimamente disoccupati. Sembra un gioco di specchi, invece è lo specchio della crisi.

    Gli addetti alle rilevazioni statistiche sono 317. Lavorano con contratti a termine da sei anni. Il loro compito è intervistare a scadenze fisse un campione statistico di italiani sui temi del lavoro. I questionari compilati disegnano la mappa aggiornata del mercato del lavoro, i suoi mutamenti, i punti di crisi e quelli di sviluppo. I ricercatori vengono pagati, per ogni intervista consegnata, 38,50 euro lordi, 32 netti, nulla per le interviste (e le ore di lavoro) andate a vuoto.

    Guadagnano in media tra i 600 e gli 800 euro mensili, con punte massime di 1000 euro. L’Istat, l’Istituto di ricerche, ha intenzione di creare una società privata (e esterna) che prenda in carico i ricercatori. I quali temono condizioni di lavoro peggiore. Con meno garanzie sulla qualità scientifica delle ricerche. Con meno controlli. La precarietà a vita. E una ulteriore riduzione del costo del lavoro, in primo luogo dei loro stipendi.

    I dettagli di questa piccolissima vertenza sono assi istruttivi, perché ricalcano le condizioni generali del Paese. La sua deriva economica. Il suo mutamento verso il peggio e la precarietà. Ed è almeno degno di nota, che i 317 ricercatori addetti proprio a studiare quel mercato del lavoro in crisi, il nostro, ce lo raccontino con la loro stessa biografia. E senza neppure bisogno di aggiungere interviste.

    A proposito di lavoro…
    Ormai sono 2 mesi che faccio l’assistente ad un geologo (nell’ultimo periodo mi chiama con maggior frequenza) e se e sottolineo SE tutto va bene, al massimo tra una tretina di giorni dovrei essere assunto (chissà con che tipo di contratto…).
    Qualcuno che incroci le dita per me? 😀

    http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

    P.S.
    Rom, di Rulando ti sei proprio scordata eh? 😉

  18. Ciao Diego
    sull’articolo di ieri parlavi anche di violenza sulle donne,un argomento sempre attuale di cui secondo me si parla troppo poco.
    La violenza sulle donne in paticolare quella sessuale è una cosa tremenda,perchè è fisica e psicologica e la vittima si porta i segni dentro per tutta la vita.Questo tipo di violenza io non la sopporto detesto gli uomini che la fanno e mi vergogno di essere uomo genere maschio,mi fa venire fuori una cattiveria che se mi trovassi nel caso di intervenire farei una sciocchezza.
    Ciao Diego
    Ciao a tutti fratelli

  19. dal mio rospo anonimo e senza numero guardo le grosse onde di errori fatti con tanta paura che mi travolgano e stravolgano il mio futuro.
    Voglia d’Amare legata e imbavagliata da una realtà che lascia spazio solo ai sogni e li fa esplodere come bolle di sapone cangianti.
    Aspetto domani per una tua inconsapevole e non voluta carezza alla mia anima.
    Tu sei la persona che sento più vicina e l’unica che sa capovolgere il mio umore.
    Eppure ho incontrato i tuoi occhi solo una volta…ma vedevano le stesse cose dei miei e il mio stesso modo di guardare.
    un abbraccio…se me lo permetti.

  20. Rulando,
    sulla qualità scientifica dei dati Istat mi è venuto da sorridere.
    Non è una critica al lavoro dei ricercatori, che sicuramente svolgono nel migliore dei modi, ma alla qualità dati che loro analizzano.
    Appartengo al campione Istat e devo rispondere ogni mese a un certo numero di questioniari che l’Istat invia (su prezzi di vendita, investimenti, occupazione, produzione, bilanci) … troppi .. e il tempo che si dedica alla compilazione è quello ritagliato tra una cosa e l’altra con molta molta molta approssimazione.
    Il risultati Istat non cambierebbero con una società privata, l’approsimazione dei dati rimarebbe.
    Di sicuro a trarre vantaggio sarebbe solo la società privata …. curioso se appartenesse a qualche noto personaggio…
    Ciao.

  21. con i suoi miracoli… sarebbe capace di fare dell’approsimazione un’invenzione per dirci
    che tutto va bene … cosa ci lamentiamo ..
    … siamo un Paese “a colori”.
    Ciao

  22. Si Roxana, hai ragione, la violenza delle donne sulle donne, questo è punto cruciale,l’argomento che riguarda tutti noi.
    Di certo quello che è più difficile affrontare, perchè mette in gioco personalmente e perchè io non lo capisco e perchè mi viene più semplice amare che odiare.
    Quando una donna parla spesso sussurra o al contrario grida, urla la disperazione di un silenzio troppo a lungo represso e lo rivolge, quasi sempre a se stessa.
    Le donne che parlano tra di loro hanno un modo sbrigativo di comunicare,a tratti rozzo,probabilmente perchè da sempre l’esercizio di farsi capire, di esprimersi l’hanno riservato agli uomini, noi, semplicemente non avevamo voce e orecchie.
    Quindi per prime non ci riconosciamo il diritto di essere trattate con rispetto, con dignità e mai e poi mai con affetto.
    Abbiamo di fronte una strada lunga, piena di insidie, prima tra tutte quella di diventare una brutta copia del maschile assumendo per prima i difetti e le carenze, parlo dell’aggressività della prepotenza, tanto per fare qualche esempio.
    E’ una specie di condanna autoinflitta quella di non far parte della storia, di non esistere, di marcire nel silenzio.
    C’è ancora molto, molto da fare, apparire non significa necessariamente esserci,bisogna respirare e…. iniziare a cantare.
    Ti voglio bene.

  23. Per Roxana,

    perchè noi donne ci facciamo violenza?
    Parlo per me, del perchè non riesco a stabilire vere relazioni con le donne e se devo essere dura, intransigente, lo faccio contro una donna e non con un maschio?
    Perchè non sono completa, perchè sono vigliacca, perchè sono ancora dipendente, ricerco nell’altra metà del cielo (illudendomi che non sia così) quello che invece dovrei cercare in me stessa.
    Non mi sento sicura, vorrei sganciarmi dalla necessità di essere approvata, mi metto la maschera di quella con le “palle” ma intuisco che rischio molto e vivo sempre su un filo.
    Dipendo ancora affettivamente.
    Se una donna mi fa un complimento lo apprezzo ma non mi completa; se è un uomo che mi fa un complimento mi sento realizzata.
    Sono una “pollastrella” ancora posseduta dai pregiudizi, gli stessi che cerco di combattere, ecco perchè sono dura con le altre donne. Perchè le giudico con il metro dei miei pregiudizi e ciò che initmamente giustifico a me stessa, non so perdonare alle altre donne, forse perchè vedo in loro la forza che io non ho.

    P.S.
    Bentornata!

  24. grazie Cinzia,
    sei una bella persona, cosi’ come Amelie, e tutte le Donne che si esprimono con poesia
    e non con acrimonia
    mmm ziii @ncor@
    il mondo salvato da poesia e ironia 😉
    ti voglio bene uguale un sorriso a Te

  25. ciao Alma, e’ una profonda riflessione la tua, sai pure io ho piu’ amici uomini che donne, non so se sia perche’ forse ho piu’ interessi un tempo deputati maschili come la politica, il calcio, o un modo conviviale quasi cameratesco di pormi, oppure perche’ non sono molto adatta a colloquiare di smalti vestiti e telenovelas, senza nulla togliere a tale mondo femminile leggiadro e seducente; pero’ spesso mi sono sentita attaccare da donne quasi mai da uomini, talvolta per un uomo, altre volte probabilmente per il mio modo di essere di comunicare, comunque considerato che alla mia eta’ non posso e non voglio cambiarmi, sono contenta che qui ho trovato finora due ottime amiche, il che significa che qualcosa di buono si trova in ogni luogo, volendolo cogliere.
    p.s. Piacere mio di rileggerti Alma 🙂

  26. Ragazzi, non mi sembra possibile. Davvero. Mi sento come se mi fossi svegliato solo adesso da una sbornia che mi abbia ottuso a tal punto da perdere di vista tutto quanto ho diligentemente programmato da un anno a questa parte: non mi ero reso conto che fosse così tardi! Oggi parto, gente, ho una valigia della taglia di un mediomassimo che mi guata dall’angolo della stanza come a dire okay, amico, siamo in ballo, balliamo. E’ solo una lady che non vuole essere lasciata ad aspettare, eppure parla (parla!) con un linguaggio da sergente da pellicola. Tic tac, la corsa delle lancette della sveglia rincara la dose, mi condanna ad una fretta che non voglio e non sento. Perché ora come ora vorrei solo essere lasciato solo a godermi questa sensazione di sorpresa, la stupefacente sorpresa di quando sei tu stesso a tirare fuori il jolly dalla manica. Ma facciamo un passo indietro. Vivevamo vite facili, spesso ci inventavamo problemi assurdi per ammazzare il tempo perché eravamo assediati dalla noia, così ho progettato una fuga, un’evasione da quell’assenza di problemi che cominciava a prudermi. Mi eccitava l’idea di andarmi a cercare un po’ di sana ansia, di rompere un po’ di ponti e di gettare le basi di qualcosa di nuovo. Solo, non avevo ancora realizzato di esserci arrivato così a un passo. Piacevole l’idea di levare le tende ed andare a tentare qualcosa di ancora intentato da qualche parte che puoi solo immaginarti, quando sai che domani notte dormirai nel tuo letto caldo. Un po’ meno quando non sai dentro (o fuori) quali mura dormirai la prossima volta. Quale sarà l’ultima faccia che avrai visto prima di farlo. Quale sarà l’ultima lingua in cui avrai parlato. L’esatto contrario della prevedibilità, e anche della tranquillità, direi. Eppure, non sarebbe così divertente senza tante incognite.
    Dicevamo, partirò, parto, sto partendo. Per quanto? Sei mesi. Per dove? Un posto di cui so solo il nome: Volos. Beh, so anche che è il luogo di nascita di De Chirico e quello di partenza di un’altra spedizione non meno epica della mia, quella di Giasone e dei suoi Argonauti alla ricerca del vello d’oro. Perché? Ci sono ragioni accademiche, ma quelle le lascerò a qualcuno che se ne possa intendere, mica al primo capitato… Con te parlerei piuttosto di quelle ragioni che proprio in questo momento mi stanno facendo iperventilare davanti al sole che sorge nella finestra davanti a me. Della noia, abbiamo detto. Della voglia di mettermi alla prova? Ma non solo. Volevo vedere come il mondo che ho sempre sentito come se girasse intorno a me se la sarebbe cavata in assenza del sottoscritto. Volevo fare le prove generali della fuga, quella vera, da casa. E, last but not least, volevo vedere se è vero quello che si dice se entri in un bar greco e ordini un caffè greco (che è anche a livello molecolare indistinguibile dal caffè turco) chiamandolo caffè turco. Ah, e volevo mettere un po’ di mare tra me e quest’Italia in cui mi sento sempre più clandestino, concedermi il lusso di mescolarmi per un po’ alla folla di stranieri illuminati che ormai da ogni lato si divertono a sbertucciare questo nostro paese di Pulcinella come se non fosse un problema loro (e dico clandestino perché, amico mio, non è più soltanto un discorso di politica; ‘fanculo la politica: ormai diventa sempre più un discorso di dignità, e che…).
    Avevo immaginato tante cose belle, vere, vincenti da scrivere nei giorni scorsi, quando la partenza era lontana abbastanza da non farsi toccare. Probabilmente sarebbero suonate anche migliori. Ma nell’urgenza del momento, nel bisogno di renderti partecipe ancora una volta di quello che mi schizza nella testa le ho dimenticate tutte. Avevo concluso l’ultimo post confessandoti che mi eri mancato, che mi era mancata la speranza di coinvolgerti in tutto quello che pulsava appena più forte tra tutte le banalità di ogni giorno. Ma ora non voglio che tu mi manchi, né voglio mancarti. Sono pronto a tuffarmi. Avrai mie notizie nel momento perfetto.

  27. Simone non “sbudellarti” dalle risate e, se puoi, non vomitare nemmeno;o), ma quello che hai scritto o meglio quello che provi mi ha fatto piangere…piangere di dispiacere condiviso ma anche di Commozione.
    E sei riuscito tuo malgrado, per evocazioni e @ssociAzioni, anche a farmi sognare di sbirciare dalla porta del paradiso…il -MIO- P@RADISO……..NON quello prospettato dalle religioni.
    PARTI con la Mente e col Corpo e raggiungi le tue R@DICI:
    i colori e la purezza del mare.
    Come quale!?! il tuo :o)

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