Noi topi

A Roma si gela, c’è un sole clamoroso ma non scalda, oppure son spifferi interiori, mentre il TG 2 annunzia il nuovo record del petrolio, l’euro che straccia il dollaro paralizzando le esportazioni delle nostre aziende, il crollo dei consumi alimentari e delle spese per l’abbigliamento a Roma, caput crisi. Veltroni, intanto, ha dichiarato che il PD farà un governo-ombra, che a prima vista, sbaglierò e ci mancherebbe, ma sembra quasi una ripicca infantile, ha un che di ridicolo, ultraprecipitoso, infatti il premier del governo al sole ha prontamente replicato che gli sembra una scelta saggia, furbo lui, così mentre l’opposizione gioca con le formine a plasmare l’Italia sotto l’ombrellone, lui se la può fare e disfare sotto gli occhi di tutti, per davvero, e in santa pace, amen. A proposito, Papa Ratzinger è in America, c’era Bush ad attenderlo sotto la scaletta (pare sia la prima volta coi Papi: è una notizia? Sembra di sì, sta nei titoli) mi torna in mente il buon predecessore, che caracollando dalle scalette dei Jumbo vaticani, ovunque andasse, si buttava a terra alla muezzin baciando le scarpe alle Nazioni. Ratzinger no, con Bush si sono stretti la mano come ruvidi manager di sconfinate parrocchie, una invasata dal demone della guerra, l’altra da quello della pedofilia. I giornali informano che il Papa sia andato a scusarsi e a promettere che i preti non lo faranno più. Mi domando come faccia a garantirlo. Chissà, forse con la Texas Instruments o Bill Gates hanno segretamente inventato un cilicio elettronico, una castrazione chimica telematica, vai a sapere. Nel frattempo, sono alla mia ennesima proposta televisiva. Sto scrivendo “El topo”-Manuale televisivo di resistenza umana-
Stilato notturnamente sull’onda degli ultimi eventi.
"El Topo è la Tv per chi non guarda la Tv e per chi si è stufato della ripetitività dell’offerta televisiva. Telespettatori di tutte le età che non si riconoscono nei modelli dell’Italia di oggi e nei programmi che li rispecchiano. È uno spettacolo di musica, cultura, satira e attualità indirizzato a quella fascia di pubblico che la Rai non riesce a intercettare. Italiani che mai come oggi si sentono politicamente orfani e culturalmente abbandonati; che non trovano casa in Tv, a parte in “Blob”, “Report” e poco altro. El Topo è ambientato in una sfavillante fogna di Roma, una catacomba carbonara, perché quella di El Topo è una setta i cui adepti sono tutti i “rifiuti umani” dei modelli vincenti dell’Italia di Sopra. Per usare una terminologia da Settimana Enigmistica “forse non tutti sapevate che” un terzo della popolazione italiana si è rifugiata ormai da anni nel sottosuolo, dove vive e resiste aspettando la liberazione dell’Italia di Sopra dal predominio dei gatti. Stiamo parlando del nuovo paese dei topi.
La scenografia, dicevamo, rappresenta una fantastica catacomba, con torce che illuminano tubi e cunicoli, gallerie acquose dalle quali fuoriesce un’umanità nuova, che a causa della globalizzazione, della flessibilità, della crisi economica, sta subendo una metamorfosi bestiale, fisica e psichica, da uomini in roditori. Fra queste creature del sottosuolo e figli della notte politica e culturale del Paese di Sopra, c’è davvero di tutto:
Ex colletti bianchi divorati da un mutuo immobiliare; Incalliti romantici traditi selvaggiamente da mogli e mariti; Signori di una volta le cui buone maniere sono rifiutate di sopra e se ne stanno lì, fra i topi, con abiti blu e cravatte lise; Artisti da strada, cantanti spompati, comici messi al bando, soubrettes che intrattenevano una relazione carnale con Clemente Mastella o Cirino Pomicino e si sono ritrovate nell’Italia di Sotto da un minuto all’altro; Giovani plurilaureati senza lavoro in fuga dai lager dei call-center; topi d’auto e di industrie a loro volta bidonati, poeti irriducibili, negozianti che hanno denunziato i loro taglieggiatori e per questo hanno perso bottega; pensionati che diventano topi pur di ottenere una razione di formaggio; e naturalmente spie del Gatto Mammone travestite da topi.
Per tutti costoro, El Topo c’è.
Per tutti noi, El Topo è una speranza, l’ultimo rifugio, l’unica possibilità di resistenza umana.
Zombies della realtà italiana, i topi si tramandano, di bocca in bocca, citazioni di libri e musiche a loro care e destinate al falò dell’oblio, come in Fahrenheit 451 di Bradbury, o escogitano stratagemmi topeschi per sfuggire alle trappole, ai formaggi ingannevoli e ai mille veleni dell’ “Italia di sopra”.
            Una Topo Big Band, fa da solare colonna sonora alle riunioni della setta che sogna di liberare l’Italia dalla dittatura dei gatti. La carica erotica è assicurata da decine di sorchette con baffetti e codine che danzano sfrenatamente sui “Jingles” dei topi. (Vabbé, questa poi…)
Ogni puntata si aprirà con una nuova iniziazione, in cui il misterioso e carismatico Subcomandante El Topo, detto familiarmente Ratto Papone, l’audace nemico del Gatto Mammone al potere di sopra, farà giurare fedeltà all’adepto su un libro di Montaigne o di Camus: “Prometto che mai nella vita pronunzierò la parola Vip, né comprerò o indosserò un capo griffato. Giuro di non diventare mai di “successo” e non per questo di sentirmi “perdente”…”. Il Ratto Papone a sua volta reciterà la formula di rito accogliendo l’eletto nella setta di “El Topo”: « Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi! Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche. I gatti vogliono convincerti che ormai sei uno di loro. Giura di non credergli mai e di resistere fino alla fine dei tuoi giorni, sia di sopra che di sotto, amen.».
“Lo giuro.” "(Eccetera…)
 
Venerdì ho preso appuntamento con il direttore di Rai 3, Ruffini e gliela porto, scrivo qui la proposta, così se uno del suo entourage per caso la leggesse nel mio blog ha tutto il tempo di avvertirlo del delirio, la segretaria disdice l’appuntamento con una scusa e ci evitiamo l’imbarazzo e la fatica.
Ogni giorno ricevo mail minacciosamente affettuose di ex ascoltatori che mi considerano una specie di disertore della radio e della TV e mi sollecitano a tornare ai microfoni come se fosse merito mio questo lungo silenzio e i network italiani non aspettassero altro che trasmettermi. Ieri notte, una mail, in particolare, mi ha commosso ed era davvero triste e gentile. Spero che la misteriosa C. che l’ha scritta non me ne vorrà se la riporto qui di seguito…
 
Ti prego torna. Io sono un albatros della notte di Roma. Tanto tempo 
fa. Ti ricordi?
Non riesco ad ascoltare questa musica che vola dal tuo sito. E’ una 
vera botta al cuore. Ma la sto mandando a ripetizione mentre ti scrivo 
in questo inizio di notte.
Oggi, dopo i risultati elettorali ho sentito fortissimo il bisogno di 
Jack.  E la sua mancanza.
Mi ricordo quando mi mettevo le cuffie sul motorino per ascoltarti, 
Jack.
Era qualche anno fa e la sensazione era la stessa di oggi.  Il male da 
combattere, il bene che voleva venir fuori. Ed usciva da ogni parola 
che il mio Jack pronunciava. Ogni trasmissione dai suoi rifugi era una 
boccata di aria fresca per noi albatros che sognavamo di volare con lui.
Mi sentivo di essere parte di qualcosa. Jack mi dava forza. Forza per 
credere che cambiare fosse possibile. Che volare fosse possibile.
Oggi mi sento sola.
 
Anch’io. E lo siamo tutti veramente. Bisogna trovare un canale di comunicazione più grande e intenso di un blog.
 

27 commenti su “Noi topi”

  1. Bella notizia Diego, ci voleva … incrocerò le dita per te venerdì e spero che poi verranno buone nuove!

    Spero di sbagliarmi, ma un dubbio mi si insinua in testa: Rai 3 (oltre a tutto il resto) che fine potrà fare ora che è arrivato lui, il campione in editti? Ci potrà essere ancora spazio per chi la pensa in maniera diversa? E quanta libertà ti sarà concessa, quanti compromessi e mediazioni ti chiederanno per poter lavorare in Rai?
    Non ho molte speranze …

    E fare qualcosa per la radio? Io lo trovo uno strumento perfetto in cui tu hai sempre saputo essere grande, per davvero!
    Tu e la radio: una simbiosi perfetta!!

    Anch’io, come C., come te Diego e tanti altri mi sento sola, speriamo passi presto.

  2. troppo facile lasciarmi andare all’amarcord e raccontarti che anch’io, dalla lontana treviso, quella notte a roma c’ero. di quando inventavo qualche scusa per lasciare la mia vecchia ragazza per tornare a casa ascoltando jack nella notte… troppo facile e non resisto come vedi.
    non ho bisogno di rivivere i ricordi ma di sperimentare il nuovo.
    venerdi ti farò il mio merda telepatico, tanto arriva. magari se sta catacomba di anime prende forma, la mia coda lercia ed ispida potrebbe strisciare nuovamente fino alla capitale…

  3. A volte mi sento come un topo fuor d’acqua, sento parlare di storie del tuo passato che non conosco, programmi, libri. Un mondo infinito di fatti accaduti, di momenti che mi sfuggono.Non so neanche io perchè sono capitata in questo blog (è la prima volta che scrivo a qualcuno). In un certo senso non ho cercato di informarmi più di tanto, di recuperare il tempo perduto, leggendomi i tuoi libri,e tutte le cose che parlavano di te. Per dirtene una, non ho voluto leggere gran parte di questo sito tipo i vecchi articoli o le recensioni al tuo lavoro. Tutto questo perchè quello che in fondo desideravo era di conoscerti per la persona che sei oggi, punto e basta. Il lavoro, la scrittura ti rappresentano,è vero, ma quello che per me ha importanza è l’essenza umana pura e semplice. Oggi dopo qualche mese che leggo i tuoi scritti resto dell’idea che sia corretto astenermi da qualunque giudizio di merito.Il tuo pensiero, il tuo modo di porti al pubblico in maniera pulita,netta, sincera, mi spinge a desiderare che il tuo lavoro e la tua presenza in questo paese falcidiato dall’ignoranza e dall’ipocrisia possa essere sempre più visibile, che possa contagiare le menti più ottuse e rincuorare chi si sente oramai in una terra desolata.
    La proposta che farai venerdì è bellissima, e solo uno scemo potrebbe non prenderla in considerazione,ma di scemi ce ne sono tanti in giro, lo so.Mi viene in mente che visto i tempi faranno un pò i sostenuti..ma primo o poi ti verranno a cercare!

  4. FinalMENTE una Splendente e Luccicante notizia(che SPERO diventi tutta maiuscola venerdì)….
    “El Topo” secondo me è la tua migliore OPERA per la televisione, un’OPERA d’ARTE che include e racchiude in sé tutte le MUSE e NON si accontenta: facenDo in moDo da scivolare in noi con ARMONIA, MAGIA e leggerezza con tutta se stessa nonostante la sua IMPONENTE GRANdEZZA e l’INTRICATA natura degli elementi, delle strutture e delle radici che le danno vita.
    eccomi pronta all’appello(scritto come si pronuncia per “colpa” della tastiera:
    nigna topigna

    ps
    i miei “spifferi interiori”(che BELLA questa tua espressione:o)……..)mi stanno massacrando quasi quanto i dolori alle ossa e BRAMO una manciata di giornate di sole: sanno scaldarmi anche l’anima e a volte riescono a resuscitare addirittura sogni morti….SOLO le tue parole ConDiviDono questi poteri col sole.

  5. Caro Jack,
    come ci sentiamo vicino alla misteriosa scrittrice!!! Non sai quante volte sento e risento le tue puntate preziosamente registrate che sono + attuali che mai… Ma la sai una cosa??? Pur conoscendole a memoria (e credimi sono tante le puntate) riesco sempre a commuovermi e questo, dopo tutto, mi dà la speranza che sono ancora vivo.
    Hasta siempre hermano

  6. Io da pessimista, pur non volendolo temo che siamo amici in un mondo amico come il web, nel mondo di Sotto. Perchè Ridolfo hai lasciato la tua ragazza per andare a sentire Jack? Non potevi portarla con te per sentirlo insieme? Non potevi dirle perchè avevi bisogno di stare con Jack? Non potevi chiederle aiuto?..Gli albatros sono goffi sulla terra, solitari, diffidenti, silenziisi, solo in cielo tra le nuvole si muovono bene, spiegano le ali dell’onestà senza mostrar fatica, ed hanno tutto lo spazio per farlo, fanno il loro verso senza contegno, lo sentono le nuvole o altri albatros senza contegno come lui. Sulla terra tra gli uomini quelle lunghe ali rischierebbero d’essere calpestate, i più gentili direbbero “occhio che ti pesto, spostati”, l’albatros apprezzerebbe l’attenzione ma non potrebbe fare a meno di ripensare risentito a quello “spostati”.
    Son felice Diego, bellissimo il progetto. E stando come stiamo forse il fine giustifica i mezzi (media). Non demordere, sai che sei tanto per il mondo di Sotto, che non si esaurisce minimamente in questo blog.
    Vorrei essere io quella “C” punto, che sfiga non essersi fermata all’iniziale;).
    Ciao

  7. mi pare un buon progetto, per associazione di idee rimembra Cats, ci potrebbe essere lo spazio televisivamente parlando, vi e’ un’audience sommersa ancora da conquistare, il telespettatore deluso da offerte qualitativamente scadenti e intollerante ai reality.
    Il momento mi pare ottimale per proporlo, considerato che lasceranno senza ombra di dubbio aperto un canale ‘alternativo’ di dissenso soft.
    D’altronde e’ strategia gia’ applicata e sperimentata nelle passate legislature e se non ricordo male la trasmissione di Celentano fu mandata in onda proprio in un clima simile.
    Per cui auguri di cuore, anche se mi riesce difficile immaginarmi Topa, pur uscendo fuori dalla fogna nelle ore notturne, per la semplice ragione che detesto il formaggio 😉

  8. Per Cinzia!
    “…ma prima o poi ti verranno a cercare!”, mica è una cosa bella:)
    Comunque, bello, speriamo che sia un si,speriamo che si riparta, che si ricominci ad avere qualcuno da ascoltare e da vedere in tv! La Gialappa’s purtroppo non dura in eterno…
    Buona giornata a tutti

  9. Prima di tutto è vero…ma le rondini quando arrivano?se le saranno mica comprate?
    fà freddo per essere Aprile,adesso il 25 Aprile che festeggiamo?:-(((
    il mio compleanno si,ehi fatemi coraggio stò diventando vecchietta!!
    riguardo ai topi,essendo io una divoratrice di cartoni animati,anche nel cartone La Gabbianella e il Gatto,c’era la sommossa dei topi,brutti ceffi,naturalmente hanno vinto i gatti,che poi io adoro!!!vabbè per una volta,cambio razza animale,poi a me il formaggio piace da morire.
    oggi mi godo ancora la festa
    pausa dal lavoro
    spero di non combinare troppi pasticci.
    Comunque auguri Diego
    per domani
    ciao a tutti
    ————–

  10. finalmente sono riuscita a loggarmi…EVVIVA!
    c’è odore di speranza a quanto pare.
    Intanto, mi limito a un saluto affettuoso a tutti .
    Incrociamo le dita per il nuovo programma.
    CIAO.
    Mimma

  11. ciao Umbro, hai ragione forse mi sono espressa in modo orrendo,ma intendevo che prima o poi avranno bisogno del lavoro e della creatività di artisti come Diego e saranno i dirigenti stessi ad implorare la collaborazione di persone in gamba come lui.
    Grazie del suggerimento,ciao!

  12. FORSE GLIELO FARANNO FARE UN PROGRAMMA,MAGARI AD ORARI PER NOTTAMBULI,VERSO LE 3 DI NOTTE,QUANDO LA MAMMA PUBBLICITà VA A DORMIRE.SE SONO RIUSCITI A MANDARE” C’ERA UNA VOLTA”DOPO LE 23…POSSONO FARE DI TUTTO.CHI SEGUE DIEGO DA ANNI,SA DA DOVE RIPARTIRE, DALL’IDEA DEL GIORNALE.E A CHI SCRIVE SU QUESTO BLOG )SPANDETE A PIU NON POSSO IL PENSIERO DI DIEGO,MAGARI NN CI TROVEREMO A LEGGERE IL PENSIERO DI QUI QUO QUA,ME COMPRESO,SIA CHIARO.UN PUGNO E UNA CAREZZA,NN è MIA E DI JACK.

  13. cara capricciola,
    il fatto che sia la mia ex spiega già di suo molte cose… he he
    è vera e condivido l’immagine della goffaggine degli albatros sulla terra, mi hai ricordato guccini:

    “..tentando goffi voli d’azione e di parola volando come vola… il tacchino”

    mi è tornato in mente anche un’altro testo a cui sono affezzionato:

    “Le cose più importanti sono le più difficili da dire. sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori.
    Ma è più che questo, vero?
    Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov’è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via.
    E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate.
    Questa è la cosa peggiore, secondo me.
    Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare”
    S. King

    Qui le parole hanno valore.
    Qui gli orecchi sono tesi.

  14. Ciao Diego……non ti avevo mai sentito nominare, colpa di tutta quella roba che mi sono buttata in vena per anni e anni! Ora dopo anni sono lucida e per caso o per destino mi sono imbattuta nel tuo sito, in te! Mi è bastato leggere due tue articoli per capire di che pasta sei……Sei un Uomo, un uomo speciale, intelligente e sopratutto dice cose che mi interessano perchè sono vere! Sarei veramente contenta se il programma che hai in mente ti venisse “promosso”……..El topo……mi piace molto e a proposito ti ricordi de “Il Topo” di Jodorowski…..grande bel film…….un bacio

  15. Spero vivamente che ritorni jack! Ma devi essere quello che ho conosciuto anni fa in radio! Quello che ha contribuito a risvegliare la gente dall’apatia, dalle sue paure, devi essere quello che ha risvegliato le coscienze di tanta gente! ora che viviamo in un epoca di addormentati, ora che ci vuole una vera rivoluzione culturale, ora che la maggior parte della gente vive nell’ignoranza causata da questi populisti da quattro soldi(vedete la lega). Incrocio le dita anche io per venerdì!
    Dobbiamo riuscire tutti da questo maledetto sottosuolo!

  16. E siccome che avrai capito che mi sono molto ispirato a te(anche se sono meno moderato :)), vorrei riportare un post del mio blog qui.Spero che ti piaccia!

    Questo post lo dedico a voi. Al ragazzino che non è voluto entrare nel branco, e per questo viene emarginato e deriso in continuazione. Perchè i ragazzini sanno essere molto spietati. Lo dedico alla ragazza che ha dovuto abortire, e per questo viene giudicata in continuazione. Al ragazzo che ha studiato una vita e che non vince nemmeno un concorso. Perchè viene scavalcato in continuazione da persone raccomandate. All’operaio che ha paura di accarezzare il proprio figlio. Perchè ha la mano piena di calli.
    Alla segretaria che viene tartassata dal proprio datore di lavoro perchè pretende che si vesta sexy. Ma lei per sua natura non potrà mai essere sexy. Alla transessuale che vuole un lavoro dignitoso, ma nessuno la vuole assumere. Per questo si prostituisce. Alla persona che ha paura di morire in solitudine, perchè ha perso tutti. All’anziano che ha lavorato una vita, che magari ha fatto la resistenza, e non trova posti da sedere sull’autobus. Perchè ci sono tanti ragazzi maleducati e stronzi per natura che non si alzano. Alla persona che lavora duramente, e si ritrova un datore di lavoro che lo umilia dicendogli che dovrebbe lavorare di più. Alla donna che si è fidata ciecamente del marito e scopre di essere malata di AIDS. Perchè il marito si è infettato andando a prostitute. Alla persona che soffre di panico e ha paura di uscire e frequentare la gente. Al ragazzo che per sua natura non è arrivista, e rimane sempre secondo a qualcuno. Alla donna che non si vede bella, e soffre. Perchè una donna non bella, viene ridicolizzata dalla maggior parte degli uomini. Alla donna divorziata, che anche in questi tempi viene marchiata come una “donna di facili costumi”. Al prete che sta dalla parte degli oppressi e viene ostacolato. Delle volte scomunicato. Alla persona fragile, per questo non vive bene come dovrebbe. Al poeta di oggi, ora che le poesie non le legge più nessuno. Allo scrittore senza denaro, perchè solo con il denaro ha la speranza di pubblicare un libro. Alla badante polacca che deve sopportare le continue lamentele e offese dell’anziana donna. Perchè alcune donne anziane sono così. A tutti gli incarcerati che pretendono giustamente di cambiare vita e inserirsi nella società. Ma rimarrà sempre con la fedina penale sporca e per questo alcuni di loro vengono emarginati.

    Questo post lo dedico a voi, mie adorabili teste di capra, voi che siete la gente migliore di questo maledetto Paese. Oggi è Pasqua. Io non sono cattolico ma un senso cerco di darlo lo stesso a questo giorno. Tutti voi dovete risorgere!Voi che siete in visibili perchè per vostra natura non vi metterete mai in mostra. Emergete da questo sottosuolo, invadete queste grigi e tristi città.
    Il vero esercito di sognatori siete voi.

  17. Domami mattina incrocierò le dita pensando a te.
    Ti sentirai come uno studente ad un esame, ricorda allora che tu sei il professore e il discepolo lo avrai davanti a te.
    Non dimenticarlo: tu hai da insegnare, gli altri da te possono solo imparare.

    P.S.: con te non vorrei andare nel sottosuolo ma sopra le nuvole in piena luce.

  18. domani pure io ci sarò diego, saremo tutti accanto a te. Le cose più importanti sono le più difficili da dire, è vero. Non so se ti arrivò ma ti ricopiai a mano un intero quaderno con tutte le poesie ed i brani che più amavo. Questo è stato il mio modo di dire grazie ed arrivederci a jack. Grazie a jack in tanti ci siamo ritrovati. Questo ritrovarsi ci ha fatto sentire meno soli. Ma oggi lo siamo Diego…lo siamo perchè abbiamo perso ogni speranza. Se tu tornassi sarebbe una gran cosa….sai?Spesso rileggo il discorso del 18 maggio 2002, io non c’ero fisicamente, ma quel giorno è una ricorrenza speciale anche per me. Sai nella mia vita ho amato poche cose intensamente, l’ho sempre fatto però con intensità assoluta…..Ho amato il pensiero di jack.Dopo il buio. In questo nostro paese c’è bisogno di persone con grande umanità, con grande capacità di analisi, di comprensione delle differenze e delle difficoltà.Se puoi torna. Un caro saluto ad amelie, un grande albatro.

  19. Spero ci sarà spazio per il tuo ritorno in tv. con un bel programma….
    a Ottobre sò che dovrebbe tornare Adriano Celentano in tv. (spero tu sia tra gli autori)…

    Ciao
    Cosimo

  20. e poi mi vieni a dire che col tuo ‘blogghettino’ non richiami gente?
    Lo vedi che stanno crescendo?
    Ovvio che un blog da solo non basta, cmq che cio’ ti sia di buon auspicio per domani 🙂
    p.s. se posso permettermi metti un contatore di visite sul blog…

  21. la seconda buona notizia e’ che un ragazzino inglese contesta alla Nasa la percentuale di probabilita’ che un meteorite colpisca la terra nel 2036, ossia pare assai maggiore, se fossi Dio…

  22. Ridolfo:

    “L’ALBATROS

    Per dilettarsi, sovente, le ciurme
    catturano degli àlbatri, marini
    grandi uccelli, che seguono, indolenti
    compagni di viaggio, il bastimento
    che scivolando va su amari abissi.
    E li hanno appena sulla tolda posti
    che questi re dell’azzurro abbandonano,
    netti e vergognosi, ai loro fianchi
    miseramente, come remi, inerti
    le candide e grandi ali. Com’è goffo
    e imbelle questo alato viaggiatore!
    Lui, poco fa sì bello, com’è brutto
    e comico! Qualcuno con la pipa
    il becco qui gli stuzzica; là un altro
    l’infermo che volava, zoppicando deride.
    Come il principe dei nembi
    è il Poeta; che, avvezzo alla tempesta,
    si ride dell’arciere: ma esiliato
    sulla terra, fra scherni, camminare
    non può per le sue ali di gigante.”

    C. Baudelaire

    Certe persone si sentono in esilio sulla terra, hanno un fuoco dentro che scalda e brucia. Indagano la loro verità scoprendola grande e misera e in questa consapevolezza finiscono lontani dagli altri. Miseri da poter far loro del male, grandi da poter essere invidiati e distrutti dalle miserie altrui. La verità fa male e chi più ne è in possesso più arde sè e gli altri. Una grande verità quella che hai scritto con le parole di S.King.
    Ciao

  23. Non capisco come una persona sana di mente possa votare per il cainano, ma ancor meno capisco le donne che l’hanno votato…

    Un grande Bagaglino culturale

    di Marco Travaglio – 19 aprile 2008

    Mentre i migliori analisti ed editorialisti del bigoncio continuano a spacciare la favola del Berlusconi “trasformato”, dello “statista che vuol passare alla Storia” con la “rivoluzione liberale” senza ricadere negli “errori del passato”, lui riparte esattamente da dov’era partito nel 1994 (la rissa con Bossi per il ministero dell’Interno è un pezzo di repertorio di 14 anni fa) e da dov’era arrivato nel 2006.

    In attesa di trasferirsi a Napoli per risolvere da par suo l’emergenza rifiuti, ieri e l’altroieri il Cainano era in una della sue ville, la numero sette, quella in Costa Smeralda, con l’amico Putin. Per sottolineare la gravità della crisi mondiale, ma anche per evidenziare la dura posizione che assumerà il nuovo governo italiano sulle continue violazioni dei diritti umani in Russia, il futuro presidente del Consiglio si è portato dietro la compagnia del Bagaglino. Una ventina di elementi aviotrasportati dal Salone Margherita a Villa Certosa, fra cabarettisti e ballerine, hanno intrattenuto i due statisti ­ provvidenzialmente sprovvisti delle rispettive consorti – fino a notte fonda. Senza dimenticare una cantatina con Mariano Apicella, peraltro in fase calante. Nei ritagli di tempo, fra una gag, un balletto e un karaoke, s’è parlato anche di Alitalia, che un mese fa lo Statista voleva regalare ai figli e ad Air One (già pronto il nuovo marchio: Pier One), salvo ripiegare due giorni fa su Air France-Klm (“ne parlerò con l’amico Sarkò”) e ieri su Aeroflot. Intanto a Roma Enrico Letta perdeva tempo con lo zio Gianni a parlare della compagnia di bandiera, mentre il padrone d’Italia giocava più proficuamente con la compagnia del Bagaglino. Col consueto senso dell’opportunità, il Cainano s’è vantato con l’amico Vladimir di aver espulso dal Parlamento “anche gli ultimi comunisti”: il che, detto a un ex ufficiale del Kgb, fa sempre un certo effetto. Poi è passato al suo argomento preferito: la stampa che rema contro e demonizza.
    Per un giorno non ha citato l’Unità, ma l’ha almeno pensata: “Farei volentieri il cambio tra stampa russa e italiana”. Battuta felicissima, se si pensa che in Russia i giornalisti di opposizione non si limitano a licenziarli con editto bulgaro: li ammazzano proprio. Data l’età e lo scarso equilibrio di cui dà prova, sarebbe opportuno circondare il Cainano di premurose badanti in grado di sedarlo, con discrezione, quando appare un po’ su di giri e si avventura in discorsi pericolosi. Invece è attorniato da servi, per giunta sciocchi, che fanno “sì sì” con la testa a qualunque stronzata. E’ stato così anche ieri: anziché praticargli sottobanco una punturina, il suo staff l’ha incoraggiato a proseguire. E così si è consumata la tragedia. Una giornalista, ovviamente russa, ha posto una domanda vera a Putin, a proposito del suo possibile divorzio dalla moglie per coltivare la love story con una giovane e avvenente atleta. L’amico Vladimir l’ha gelata con lo sguardo. L’amico Silvio, non abituato a giornalisti che fanno domande, le ha mimato il gesto del mitra. La malcapitata, che ha negli occhi le immagini di Anna Politkowskaja e altri colleghi assassinati dopo aver parlato male di Putin, è rimasta impietrita. Poi è scoppiata in lacrime,
    temendo che le resti poco da vivere. A quel punto il Cainano l’ha consolata alla sua maniera: “La prossima volta invitiamo anche lei”. Praticamente le ha offerto un posto al Bagaglino. Chissà perché la presenza di Putin riesce ogni volta a peggiorare la sua già spiccata volgarità verso il genere femminile. Il 23 aprile 2004 il quotidiano russo “Kommersant” raccontava la visita di Silvio e Vladimir alla fabbrica Merloni di Lipetsk, 400 km. da Mosca: “Berlusconi era particolarmente attivo ed era chiaro che aveva un obiettivo: non sarebbe stato contento se non fosse riuscito ad avvicinarsi a un gruppo di operaie. Poi, rivolto a Putin: ’Voglio baciare la lavoratrice più brava e più bella’. Aveva già individuato la sua vittima. Si è avvicinato a una donna grande come la Sardegna e con tutto il corpo ha fatto il gesto tipico dei teppisti negli androni bui dei cortili, quando importunano una ragazza che rincasa. Lei s’è scansata, ma il signor Berlusconi in passato deve aver fatto esperienza con donne anche più rapide di questa: con due salti ha raggiunto la ragazza e ha iniziato spudoratamente a baciarla in faccia. E ha scosso l’operaia ridendo, quasi volesse buttarla a terra. L’unica cosa che la donna ha potuto fare è stato rifiutarsi di ricambiare i baci. Putin assisteva alla scena immobile, gelido. Pare che non sopporti più i continui scherzi e giochetti pesanti dell’amico Silvio”. Stavolta, vista anche l’età, è tutto ancor più triste. Meno slancio, più Viagra. E il progressivo trasferimento della nostra diplomazia dalla Farnesina al Salone Margherita viene festosamente accolto dalla stampa italiana al seguito che, per non disturbare, ha improvvisamente smesso di ricordare chi è Putin, che cosa accade ogni giorno sotto il suo terrificante regime con omicidi politici e arresti di oppositori. Oggi, per comprendere la gravità di quel che è accaduto ieri, è consigliabile la lettura dei giornali stranieri.

    http://www.antimafiaduemila.com/content/view/3191/78/

  24. Cosa ha fatto diventare così questo popolo?
    perchè il riflesso di quel che ci ha sfiorato solo le orecchie si distorce da orgoglio a paura di perdere privilegi e anonimato?
    perchè elettori di sinistra per protesta non sono andati a votare o hanno votato la lega? non potevano fare qualcosa di più coinvolgente e personale andando magari a dire la propria in piazza?
    abbiamo bisogno delle emozioni fortissime altrimenti si è incapaci di provarne alcuna? è l’effetto delle droghe? io non ne assumo e non voglio partecipare alle colpe altrui come il pedone che passa nel momento sbagliato.
    quando, come, perchè è iniziato questo triste declino dell’orgoglio del popolo italiano a cui sembra non tangere niente?
    è questa l’era dell’involuzione che porterà ai nostri nipoti la rivoluzione?
    il nostro compito è veramente questo?
    essere la calma che precede la tempesta?
    se avessi la certezza di questa illusione sarei già un pò appagata.
    ho paura.
    tanta.
    soprattutto della superficialità.
    il tempo non torna più. dategli un senso per favore.

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