Per chi si fosse incasinato con i giorni di uscita su l’Unità e l’avesse perso, pubblico "Fuoco e Fiamme" di oggi
Mercoledì 29 Ottobre
Ieri mi è capitato un accidente, un fatto fantastico, un miracolo, se me lo raccontaste voi, stenterei a credervi, sempre che non mi rigirassi, come adesso, la prova fra le mani. Ero a Rabat per fare una sorpresa a Jemima. Mi aveva raccontato di abitare in avenue Ahmed El Yazidi, la porticina verde attigua all’Istituto Italiano di Cultura, ma di verde ho trovato una palma nana e il portone sventrato di una palazzina nelle vicinanze, con le finestre murate e l’androne ingombro di gatti e calcinacci. Di pessimo umore, con la mia rosa rossa in spalla, ho bighellonato per Rabat. Sono finito da un rigattiere ottuagenario che vendeva antichi tomi islamici, fotoromanzi marocchini e qualche poeta francese del Novecento. D’improvviso, rovistando nel più lercio degli scaffali, mi è saltata agli occhi la parola “befana”. Si trattava di una decina di fogli strappati da un dizionario della lingua italiana “Zingarelli e Nipote”, precisamente le pagine 267-278, lettere Bef-Brus. Il tutto legato con un nastro azzurro al prezzo di 10 dinari. Sulle pagine era stampato, in alto a destra: “lo Zingarelli, Novembre 2018”. Possibile? Mi sono guardato intorno. Non c’era la troupe di “Scherzi a parte” né quella delle “Iene”. Fra le mani avevo i frammenti di un vocabolario italiano del futuro. Tornando al porto, ho sfogliato lo Zingarelli e Nipote. Mi ha assai impressionato che nel 2018 scompariranno alcune parole, come “belva”, “bel paese” (c’era solo il formaggio) e “benzina”. Ne ho scoperte di nuove, alcune assurde, altre inquietanti, tipo “brumare” (pompar nebbia artificiale in città solari del meridione). Perché mai? Quello che mi ha letteralmente affascinato, perché dimostra la vivacità e la longevità della nostra bella lingua, era un verbo d’uso quotidiano nel futuro, pari al nostro “fare”: il verbo “berlusconare”, che riempiva ben tre pagine di significati e sinonimi. Ne riporto un breve estratto.
Berlusconare: verbo trans. (da Berlusconi, ex pres. del cons.) Governare alla “ghe pensi mi”; sproloquiar smentendo; manganellar le scuole; andar per maroni; far di tutti i voti un fascio; sondaggiarsi da mane a sera; rintontolir le masse; petrolineggiare; terrorizzare la folla ad arte; battere falce e martello finché son caldi; dire “io” a iosa; dar del dottore a chiunque purché indossi una cravatta, se la cravatta è di Marinella ripetere dottore in continuaz. (Vedi: marinellare); credere che chi nulla abbia, nulla valga; spovereggiare; scassintegrare; flessibilizzare i giovani e le donne; impoverire i dotti, gli insegnanti, e chiunque abbia il dono dell’intelletto; abbassare il potere d’acquisto della moneta e non aumentare i salari; inclandestinir badanti; non far arrivare il prossimo alla fine del mese; telefottersene; vespeggiare; viacolventarsi; ignorare la storia d’Italia; sognare di avere il fascista pieno e la sinistra ubriaca; lasciar dichiarare Cicchitto perché P2 intenda; svelinar le donne; falleggiare; spadreggiare; non capacitarsi di scrivere canzoni orrende; spedire un Cd con le proprie canzoni orrende al capo di uno stato estero (preferib.Usa); gelminizzare la cultura italiana, bondificarla; tingersi e fardizzarsi; (volg.) tener per le palle l’informazione di tv commerciali e serv. pubblico e dichiarare che la stampa ti odia; (gen.) raccomandar tonti e figoni; non sapere chiedere perdono; tirar paccate ai potenti della terra o far loro le corna nelle foto uffic.; dimenticarsi di rappresentare il proprio paese; ritenersi sempre il più spiritoso, magnanimo, scaltro; sdenteggiare, doppiopettarsi, intacchirsi; bighellonare furtivamente nei palazzi del potere o da un’istituzione all’altra. Es.: «La Russa e Castelli, berluschin-berluscando, uscirono dalla porta di servizio del Quirinale, per fare ingresso trionfale a Palazzo Madama» (Roberto Saviano: “I sodomotti” -Rizzoli, 2014).
A causa del formato minigonna dell’Unità sono costretto a fermarmi sopra il ginocchio. L’elenco continua ed è appassionante. L’ultima spiegazione, però, mi ha fatto un poco arrossire. Era “circomassimizzare”. Far credere che a una manifestazione di mezzo milione di persone al massimo, ne siano presenti oltre due milioni e mezzo. Vedi “berlusconata”.
Ieri sono stato a Rabat e mi è capitato un accidente. Jemima non c’era e non ho idea dove sia. Lasciatemi divertire.
Jack Folla
(continua sabato 1 novembre)