Dimissioni di un telespettatore

Ho appena preso una decisione strategica per la mia vita casalinga: stasera non vedrò “Striscia la notizia”. Ce l’hai col programma? No, anzi. Non ti soddisfano i conduttori? Tutt’altro: Ficarra e Picone sono spiritosissimi e il presentatore, principe di Striscia, Ezio Greggio, sta all’Homo Italicus  quanto David Letterman sta all’Homo Americanus. Una spanna sotto, si capisce, ma  forse non siamo una colonia americana? La fattoria televisiva è quella, e se Letterman è Konrad Lorenz, Ezio Greggio è la papera. Voglio dire, il meglio delle nostre papere, la Paperissima. Come lo vedi, ridi. Greggio è l’evoluzione dell’italiano da spiaggia, del vitellone felliniano, del bagnino sciupafemmine nordiche della riviera romagnola, insomma, il massimo grado dell’evoluzione dell’italiano nel mondo dopo Berlusconi. D’altronde l’anello di congiunzione tra gli animali e l’essere umano è il comico. E l’Italia di oggi mi ricorda Paperopoli. “Striscia la notizia” può anche criticare il governo tutte le sere, ma è come sentire Paperino che si sfoga con Qui, Quo e Qua sulle angherie subite dal taccagno, quello che ha il deposito delle televisioni. Non a caso nel Sud l’hanno soprannominato Zio Berlusconi.
Stavo dicendo della mia decisione di dimettermi da spettatore di una delle mie trasmissioni preferite. La ragione è semplice. La prima puntata, condotta da Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, andò in onda su Italia 1 il 7 Novembre 1988: vent’anni fa. Personalmente avevo trentacinque anni e tutto credevo meno che a un cittadino italiano toccasse la sorte del gioco dell’oca. La sensazione che credo di condividere con milioni di connazionali dopo un ventennio di giri è quella amara di essere tornati indietro e di dover ricominciare da capo, dalla prima casella. “Striscia” giustamente va avanti, lei e il pubblico sono fedeli come marito e moglie nei matrimoni di una volta: finché audience non li separi. Solo che a me comincia a farmi la stessa impressione di Andreotti nei giorni in cui “Striscia” mise il piede sulla prima puntata o casella. I miei figli sono nati sotto l’impero di “Striscia la notizia” e il governo di Berlusconi, io sotto la stella di Andreotti e il governo televisivo di Pippo Baudo, che non è ancora finito. Ora, che il potere logora chi non ce l’ha è evidente solo a chi non ce l’ha, perché se lo vede davanti, rappresentato alla Tv tutte le sere. Andreotti quell’aforisma l’ha coniato dalla parte del potere, mica dalla nostra. Come si sta dalla parte nostra, in realtà, lui non ne ha la minima idea. Per noi, invece, è chiarissimo. A un italiano, per non sentirsi logorato dal tempo che passa, basterebbe un paese efficiente e moderno che si preoccupi davvero di lui, mentre a “Striscia”, per ringiovanire, è sufficiente cambiare ogni anno le veline. Ma se un telegiornale di satira comincia ad avere la gobba ti lascia l’amaro in bocca senza neppure avere l’effetto dei Cynar di una volta. Ricordate quei vecchi “Carosello” con Ernesto Calindri? Contro il logorio della vita moderna bevi Cynar! “Striscia”, ogni sera, perpetua il logorio. Lei denunzia lo sfascio, tu bevi le sue risate registrate, e fai la faccia da carciofo. E ogni mattina ti svegli con una foglia di carciofo in più sugli occhi. Per cui, da stasera, contro il logorio da carciofo dell’Italia moderna, che sta messa peggio di quando guardavamo "Carosello", alle 20:30 in punto mi metterò a leggere le “Foglie d’erba” di Walt Witman. Una striscia di poesie a sera, altro che cocaina, anima in foglie, energia vitale purissima.     Sì, da oggi divento astemio. Mi scarciofizzo. Anche perché non potrò mai dimettermi da italiano. Noi siamo i migliori al mondo nel denunziare le cose che non vanno e gli ultimi nel saperle far funzionare correttamente.

35 commenti su “Dimissioni di un telespettatore”

  1. Ciao Diego,
    del resto in Italia fa audience anche il bagaglino!
    Poi c’è Lucignolo e la “bella gente”.
    C’è Emilio Fede e rete 4.
    ecc.ecc.ecc………..
    Che livello!Dovremo dimetterci tutti.
    Potremo istituire il reato di indecenza televisiva.Potremo o potremmo?Mah non ricordo.
    ciao a tutti

  2. Io con Striscia ci sono nato, o perlomeno posso dirti che alla prima puntata non avevo ancora acquisito la postura eretta. E’ un programma che non ho mai amato, e qualsiasi mio giudizio su di esso non può prescindere da questa precisazione. Dirò solo che attualmente su Striscia la penso né più né meno di Daniele Luttazzi, che vi ravvisa una comicità basata su imitazione, caricatura, burletta, diversa dalla satira intesa come forza dissacrante e insieme presa di coscienza. Per me il Cavaliere Mascarato non è satira, al massimo risponde a quella particolare concezione di satira, sostenuta da Mario Landolfi e da altri esponenti dell’autorità, che avrebbe il compito “di deformare senza informare”. Come se in Italia non ci fossero realtà da denunciare a gran voce e che vengono fatte passare sotto silenzio dai canali d’informazione istituzionale. Sarebbe inoltre da porsi un problema deontologico relativo al fatto che tale programma sia edito dall’attuale Presidente del Consiglio, perché questo porterebbe alcuni a chiedersi in che modo possa ad esempio attaccare un suo monopolio ed al contempo dipenderne (ma parlare di quell’obsoleta espressione che inizia con la “c” e finisce con “onflitto d’interessi” è recentemente passato fuori moda, si rischia di far la figura degli ultimi giapponesi).
    Penso di capirti quando parli delle edizioni di Striscia come un assurdo gioco dell’oca. Forse lo provo ancora più intensamente di te perché non ho mai avuto termini di paragone attuali. Da tutti i miei vent’anni, mentre la cena viene preparata, mentre nascono idee, scoppiano guerre, il mondo si connette ed epoche finiscono per sempre, assisto sullo schermo biscionato ad una parata di maschere grottesche. Sempre le stesse, Jack. Mi ricorderebbero le altrettanto grottesche maschere della commedia greca. Ma nell’Atene del V secolo, per certi versi la democrazia più radicale e rivoluzionaria della storia, avresti sentito quelle maschere, personificazioni degli uomini di spicco, degli onorevoli dell’epoca, farsi chiamare dagli alter-ego dei cittadini comuni con epiteti come “kaunoproktoi” (lo scrivo in greco perché di fatto ignoro se sia pubblicabile in italiano; spiacente se adesso vi solletica sapere cosa significa) o anche peggio; e soprattutto li avresti sentiti farsi rinfacciare non solo ogni gaffe, ma anche ogni scelta politica, ogni opinione troppo comoda ed ogni rendiconto sospetto. Certo che ne abbiamo fatta di strada.
    Buona lettura di zio Walt, Jack. Io stasera riprendo in mano Aristofane. “Gli Acarnesi”.

  3. Buonasera Jack .
    Io so che i miei connazionali spesso hanno gesti repentini e violenti verso cose che durano per un …”ventennio”.
    Non ho memoria di Carosello date le mie relativamente scarse primavere ma ricordo che
    un tempo l’offerta televisiva in questa fascia oraria non era così disarmante. Nelle luci ed ombre della mia memoria (io guardavo i puffi) mi sembra di ricordare Cartoline di Andrea Barbato o sfottò ai politi da parte di un giovane Chiambretti vestito da postino.L’inizio della fine nella mia immaginazione nasce con Enzo Biagi sostituito da Max e Tux.
    In altri paesi ci si aspetterebbe dopo alcuni servizi visti su striscia di vedere la gente in strada a protestare. Da noi l’effetto dela risata in sottofondo e del comico che ci scherza su, hanno solo l’effetto di farci ridere di noi stessi in quanto nazione. Di farci sorridere dei nostri politici, giornalisti e industriali come se il contenitore in cui viene data la notizia parlasse di un paese che non ci riguarda.
    Ed allora….

    O me, oh vita!

    Oh me, oh vita !

    Domande come queste mi perseguitano,

    infiniti cortei d’infedeli,

    città gremite di stolti,

    che vi è di nuovo in tutto questo,

    oh me, oh vita !

    Risposta

    Che tu sei qui,

    che la vita esiste e l’identità,

    Che il potente spettacolo continui,

    e che tu puoi contribuire con un verso.

    P.S. Quanto danno ha fatto L’attimo fuggente!

  4. Jack,ma guardi ancora quelle cose?:)ho elimato tutto,guardo solo i tre tg (per soffriredopo)quello delle 18,30rai 2,quello delle 19 rai3,quello delle 20 rai uno,per arrivare alla solita conclusione:l’italia è un carcere a cielo aperto,forse ci dovrebbero arrestare pure a noi,ogni sopportazione ha un limite,o ogni limite ha una sopportazione?L’unico programma a cui nn sò resistere è il tenente Colombo,ma anche lui l’hanno visto vagare per strada.Adesso mi da noia anche il pc,nel mio blog è scattata la catenamania:(la gente si diverte a mandare catene(tipo S.Antonio)se non rimandi questa avrai :3 anni di sfiga,perenne,nessuno ti guarderà in faccia,ne ti telefonerà,specialmente mentre stai facendo il bagno in vasca,e in casa non c’è nessuno..ti si bloccherà la casella di posta,verrai risucchiato da un asterisco+,
    ti verra a prendere Paperino sulla sua 113,
    ti porterà a vedere Topolino agli arresti
    domiciliari-
    Calindri?che tipo simpatico:)un giorno nel bar dove lavoravo gli ho giocato una schedina del Totocalcio,Anni fà,però non ha bevuto il Cynar ma il rabarbaro Zucca..
    ora mi ritiro
    nel mio dolce inganno
    non guardo la tv
    è lei che guarda me.
    ——————–
    Buona poesia-:)

  5. caro diego
    questa cosa che hai scritto non mi piace molto, non ke non sia d’accordo sommariamente.. mi sa di superficie appannata.
    mi sa di “non so cosa dire ma una cosa mi viene in mente anke se non è chiara come dovrebbe, come vorrei che sia”.
    paranoie varie.. cia diego
    è buono leggerti 🙂

  6. Io rivoglio l’ispettore Rock e il Tenente Sheridan! Ecco. E poi tutti a nanna.
    ( che è mai come ora è la miglior cosa da fare)

  7. Come dire? Splendido, ad un passo dalla felicità, o quasi.
    Sembrerebbe un commiato o un addio eppure in fondo appare una scelta straordinariamente saggia.
    Un cammino che indugia, s’arresta e riprende, verso la bellezza delle parole spinte in alto dal pensiero del poeta.
    Mi commuove. La sera, il silenzio, la poesia,il poeta.
    Si può respirare ora, pensare un pò, vagare con la mente al passato senza patirne il peso.
    Solo il suono, il battito immortale della rima.
    E’ un destino pronto ad accogliere il suo guerriero.
    Ciao Maestro!

  8. Io ricordo la trasmissione “Emilio”, che arrivò l’anno dopo.
    Tant’è che poi non è riuscita a sopravvivere come Striscia.
    Già, chissà perché.

    Sottoscrivo le dimissioni.

    Conoscendo la perfetta giustezza e imparzialità delle cose, mentre quelle discutono sto zitto, e vado a fare il bagno e ad ammirare me stesso.

    Walt Whitman.

    E Grazie.

  9. Jack, caro Jack
    ti riconosco. Rompere un’abitudine è il primo passo verso una diversa presa di coscienza. Quello stupido soprammobile chiamato televisore porta nelle nostre case una valanga di banalità che, senza che ce ne accorgiamo, sotterra le idee e lo spirito. Ci lasciamo inglobare e nella maggior parte dei casi non ce ne rendiamo conto.
    Io sono contenta che tu abbia preso questa decisione.
    Sul mio comodino, tra i libri in attesa, c’è ALCATRAZ, e di tanto in tanto la sera apro a caso e leggo le tue parole. Ieri sera ero a 146 giorni dall’esecuzione: “Siamo l’urlo della folla”… semplicemente Splendido!.
    Lascio a voi cercare il testo intero.

    P.S. grazie Alberto per la citazione de “L’attimo fuggente”

  10. P.P.S.:
    Jack, ma la televisione (e oggi anche i quotidiani, purtroppo) non sono solo una sorta di intrattenimento forzato fra una pubblicità e l’altra? Non credi anche tu che la costola principale, la vera impalcatura dell’informazione sia solo la pubblicità, ossessiva pubblicità? Quello che mandano in onda serve per occupare uno spazio vuoto fra uno spot e l’altro…
    TVB

  11. Da tempo, si, un vero peccato. Eppure già mozzato da tempo, anche da me, il pensiero di partecipazione onesta o almeno costruttiva. Cosa leggere poi, cosa scrivere forse…regala solo un divertito imbarazzo nella scelta.
    Grazie Diego.

    clelia

  12. DA alcatraz 146 girni dall’esecuzione:
    La felicità, se vuoi,è solo qui e ora, in questo irripetibile momento alla radio della nostra vita.Afferrala,prendila,gridala:”Sono felice perchè sono al mondo e sono libero”.
    Io quando leggo i vostri pezzi mi sento felice,vivo e libero.
    ciao albatros
    ciao Diego
    Grazie Mariella per il ricordo.Un bacio

  13. Non bisogna secondo me seguire l’onda ”inutile soprammobile”.La televisione offre anche ottime cose (ahimè a tarda ora spesso); i film, concerti lontani…come faremo senza? giusto astenersi da programmi vuoti di ogni costrutto,oppure programmi dove ormai, giorno dopo giorno, il travaso di bile è il minimo!!A volte un libro, una birra con un amico, una passeggiata sono un toccasana…ma altre volte è piacevole guardarla, questa amata maledetta di una televisione.Ora ci sono gli Europei: come faremmo senza tv??A parte questa dietrologia da italiano medio con frittatona di cipolla (non si cita mica solo ”Vidi il fiume Congo scavare con la testa, e una lingua d’oro tagliare la foresta”) ci vuole anche Fantozzi!!Quindi Forza Penisola a forma di stivale (forza italia proprio non riesco, no no)e forza ragazzi….oggi piove, ma..”non può piovere per sempre”.

  14. Striscia no davvero, io non ce la faccio, non resisto a tutta quella finzione, a quella messa in scena, ma sopratutto non sopporto le risate preregistrate e mandate in onda a scadenza fissa (indipendentemente da ciò che viene detto) o l’esibizione giuliva dei cm. quadri di corpi “velinanti” oppure la scelta di non affrontare mai i vari problemi politico-giudiziari del loro padrone.

    Alternative ammetto ce ne sono davvero poche, ma fortunatamente il telecomando rimane ancora la migliore ed efficace arma in nostra mano.

    Ora poi, con l’arrivo dell’estate, la TV ridurrà ancora di più la sua già deprimente offerta e allora meglio trovare qualche alternativa, come suggeriva anche Lucchello quà sopra …

    Rimangono comunque pure il cinema o il teatro.
    Io ad esempio staserà andrò a vedermi Marco Paolini che finalmente riuscirà a fare un suo spettacolo a Treviso (sua città natale), alla faccia del “caro” Gentilini, che da sempre si batte perchè ciò non avvenga!

  15. Diego scusa il fuori tema, ma ho un dubbio …

    Leggevo l’altro ieri che il nostro Presidente Napolitano aveva trovato “inopportuni nella tempistica” i risultati delle indagini ma soprattutto le accuse fatte dalla Procura di Napoli sugli interessi politico-mafiosi legati a Chiaiano, allo smaltimento dei rifiuti e a tutto quello che ci gira intorno a tutto questo.

    Sono sincera, a me sono sembrate MOLTO inopportune le dichiarazioni di Napolitano, per me era molto grave quello che stava venendo alla luce, gli intralazzi e gli interessi, il tutto sulle spalle della gente.

    Ma tant’è, così vanno le cose di questi tempi …

    E ora ecco il mio dubbio, ieri c’è stato un incidente in una centrale nucleare in Slovenia, in Italia il governo sta “sponsorizzando” la nascita di nuove centrali nucleari indispensabili per ridurre la dipendenza energetica, mi sembrano tutti d’accordo anche perchè, come si sa, l’opposizione (a parte il solito Di Pietro)
    non c’è e se c’è sta bene a farsi vedere … allora dicevo, MA ERA OPPORTUNO CHE IN QUESTO MOMENTO ‘STO CAVOLO DI CENTRALE SLOVENA SI METTESSE A CREARE PROBLEMI?

    Il momento non è proprio il più opportuno!

    E poi basta con ‘sto disfattismo!

  16. Adesso arrivano i Gli Europei di calcio..
    ihihihih,(rido)saremo tutti appesi ai piedi di essi..che non ci facciano di nuovo lo scherzo di vincere per favore!!!!La Romania ha una squadra?di calcio? è vero sono europei anche loro,a volte dimentico questo-
    Che vedremo?Via col vento-Film l’ispettore Derrick/Rex/varietà vario a spezzettoni,come fa la Rai risate finte a iosa..Ma mai mai mai mai;;;;;;un pezzettino di Jack Folla,,,
    mai,mai ,ai ,ai…ciao Dieghito
    te vuggiu ben!!
    In genovese.
    kiss..

  17. io avevo 26 anni nell’88 e mi ricordo benissimo di Gianfranco d’Angelo che purtroppo (almeno per me) non si vede più in tv.
    E comunque la televisione più intelligente, moderna e trasgressiva, sia nei contenuti che nell’impatto visivo (salvo alcune Eccezioni speciALI firmate da Te , da Luttazzi, da Crozza e pochissimi altri) la trovo nei ricordi più lontani: “il poeta e il contadino” di Cochi e Renato, il Teatro dei fratelli “de Filippo”, le coreografie caleidoscopiche dei balletti in perfetta armonia con la psichedelia delle scenografie, i personaggi iperrealistuci di Franca Valeri (un Mito) o quelli surreali di Franco&Ciccio “musicisti” o di Tognazzi/Vianello con scenette sui vari mestieri oppure vestiti da donne improbabili che dicevano cose folli. Ma come non parlare dei Magici Bice Valori e Paolo Panelli??di Tino Buazzelli? e di Delia Scala? e “l’Eneide”? e “l’Odissea”?e “Tele7”?e Magilla gorilla, Lupo de Lupis, “Braccobaldo Show”(di cui mi manca pure “Gustavo”, che da piccola non amavo), “Stanlio&Ollio tutti i giorni….come Pippicalzelunghe:

    CHE PACCHIA!:o)

    NON è un caso se anche anzi addirittura le pubblicità erano minuscole opere d’arte (spesso firmate da Grandi Registi), da quella del Fernet-Branca a quelle che erano piccoli “film” (con tanto di Grandi attori) o brevi cartoni animati che hanno tatuato nelle nostre memorie personaggi comunque indelebili come “Jo’ Condor”, “Calimero”…….per non parlare del GeniALE “omino della Lagostina”.

    secondo me quelli che hanno deciso di strappare al piccolo schermo le RARE ali regalate da Artisti come TE, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, quell’angelo (in tutti i sensi ormai) di Enzo Biagi si meriterebbero una frase “famosa” di Tino Scotti modificata quanto basta: anziché “Falqui! Basta la parola”
    “Basta la parola, non serve più il confetto Falqui”

    ps
    te la ricordi la pubblicità di (forZZZe)” Jambonnette”….o carne Montana…cmq carne in scatola.
    “laggiù nel montana” e io che ne so?
    numméla ricordo: che tu ne sai ‘n po’?

    “GRIINNGOO…GRINGOOOOO”(cloppiti-clop)

    “eppoi c’è ….. (?), che puoi fare a fette:
    comunque le mangi son sempre perfette.”

  18. Personalmente non mi sembra affatto “indispensabile” il nucleare come risorsa di risparmio energetico.
    Ed il sentirla rinominare mi fa gelare il sangue.
    Io vivo a Latina, dove si trova una centrale nucleare “dismessa”.
    La maggior parte della popolazione è ammalata di tiroide e di leucemia. (e lo dicono i dati, le persone che ho accanto che ne sono affette e non io)
    Abbiamo lottato, anche con grande sofferenza, abbiamo votato un referendum.
    Davvero non siamo nulla?
    Una persona illustre un giorno mi ha detto: non abbiamo dolore della memoria, questo è il problema.
    Probabilmente aveva ragione.

    Non vedo nessuna messa in scena, forse perché tante volte qui abbiamo scampato(?) il pericolo.
    Ho una figlia di quasi 18 anni e non voglio pensare che tutto ciò possa riaccadere.

    Scusi anche me.
    Ma non riuscivo proprio a tacere.
    A presto.

  19. Buona sera Jack.
    Buona sera amici.

    Continuità
    (di Walt Whitman)

    Nulla è mai veramente perduto, o può essere perduto,
    nessuna nascita, forma, identità – nessun oggetto del mondo,
    né vita, né forza, né alcuna cosa visibile;
    l’apparenza non deve ingannare, né l’ambito mutato confonderti il cervello.
    Vasti sono il tempo e lo spazio – vasti i campi della Natura.
    Il corpo lento, invecchiato, freddo – le ceneri rimaste dai fuochi di un tempo,
    la luce degli occhi divenuta tenue, tornerà puntualmente a risplendere;
    il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
    alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
    con l’erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.

  20. Rossana, condivido appieno le tue proccupazioni, ma conoscendo abbastanza Tiziana, sono sicuro che il suo fosse un intervento sarcastico.
    Io mi riaggancio al discorso postando questo interessante articolo che forse potrà far riflettere chi crede ciecamente in questa fonte energetica…

    L’inganno che il nucleare ci salverà
    di Andrei Simms

    Se la politica energetica della Gran Bretagna fosse come il Grand National
    (l’equivalente britannico del Palio di Piazza di Siena – ndr), l’energia atomica cadrebbe virtualmente a ogni ostacolo. Ma in qualche modo, irrazionalmente, i commissari di gara e il Dipartimento del Commercio e dell’Industria sembrano averne promosso le
    prospettive fino a farlo arrivare in vista di un appoggio governativo per la costruzione di una nuova capacità di produzione di energia elettrica. In che modo?
    L’energia nucleare viene promossa come la risposta ai cambiamenti climatici e all’insicurezza/incertezza energetica. Non è nessuna delle due cose. Come risposta al
    riscaldamento globale, è troppo lenta, troppo costosa e troppo limitata. In un’era di minacce terroristiche, è più un rischio per la sicurezza che una soluzione. Inoltre, ancora non sono state date risposte ai problemi dei rifiuti e dello smantellamento. In termini di costi relativi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica per affrontare il riscaldamento globale, l’energia nucleare si colloca alla fine di una lunga lista che comprende: l’efficienza energetica, la co-generazione, l’energia eolica, il micro idro, le colture energetiche e l’energia dalle maree. Il nucleare inoltre è il settore energetico
    meno efficiente nella creazione di posti di lavoro.
    L’analisi delle cifre su cui si basa il governo suggerisce che i costi reali della “nuova” energia atomica sono stati sottostimati di quasi tre volte. Partendo dalla stima fatta da British Energy/BNFL di 4,38 eurocent/kWh, il prezzo aumenta di 1,9 eurocent/kWh se si considera il costo medio per un nuovo reattore invece che il costo “migliore”.
    Le stime della IEA – Agenzia Internazionale per l’Energia – spingono ancora il prezzo in
    alto della stessa cifra. I costi che si affrontano nella progettazione di nuovi reattori aggiungono circa uno 0,15 eurocent/kWh. Ammettendo ritardi e superamento dei costi si aggiunge almeno un ulteriore 2,6 eurocent/kWh. Riducendo poi la prestazione stimata delle nuove centrali della quantità realmente ottenuta si aggiungono 1,2 eurocent/kWh, portando il costo totale intorno a 12,1 eurocent/kWh. Questi costi escludono i rischi e le
    responsabilità che insorgono dall’assicurazione, inquinamento e terrorismo.
    Ci sono anche dei buchi nella dichiarazione che il nucleare fornisca sicurezza
    energetica. L’industria ha l’abitudine di perdere materiale radioattivo e mantiene il
    segreto su quanto poco uranio grezzo di purezza elevata sia rimasto per i reattori a
    combustibile. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica lo scorso anno disse che
    “la questione chiave è quanto a lungo possono durare le risorse nucleari” e che le risorse convenzionali di uranio conosciute sono sufficienti per durare solo 85 anni ai tassi del 2002 per i tipi di reattori più comuni, e poco più a lungo per gli altri tipi.
    Inoltre, un’industria nucleare che si basa su processi di estrazione di carburante da
    materiale grezzo di bassa purezza che richiedono enormi quantità di energia, è ben
    lontana da essere ad emissioni zero. Una delle uniche analisi complete del ciclo di vita di una centrale nucleare, fatta dal fisico nucleare in pensione e in precedenza fautore del nucleare Philip Bartler Smith, concluse che anche nel caso migliore il nucleare provoca emissioni significative. Nel caso peggiore, usando materiale grezzo di bassa purezza, il nucleare sarebbe più climalterante di una centrale a gas.
    Le limitazioni fisiche del nucleare sono anche state rivelate in un recente rapporto del Massachusetts Institute of Technology. Questo rapporto spiega che aumentare la quota
    del nucleare nell’elettricità mondiale anche solo del 2% entro il 2050 significherebbe
    costruire tra le 1.000 e le 1.500 nuove grandi centrali nucleari. Anche se questo sembra impossibile, ci sono comunque molte altre ragioni per essere cauti. Ci sono già centinaia di tonnellate di materiale altamente radioattivo, delle quali non esiste un inventario, e riferimenti per hardware nucleare sono sempre più disponibili sul mercato nero internazionale. L’espansione del settore renderebbe la proliferazione nucleare – come
    nel caso dell’Iran – e il terrorismo non solo probabili ma quasi inevitabili.
    Anche gli incidenti sono costosi. Il conto pagato dall’Ucraina un decennio dopo il
    disastro di Chernobyl era di oltre 120 miliardi di dollari. Swiss Re, la seconda
    compagnia al mondo di assicurazioni, conclude: “Uno degli esiti più pericolosi nel
    metodo tradizionale di assicurazione delle proprietà riguarda l’inadeguata esclusione dei rischi nucleari”
    Dobbiamo anche guardarci dalla legislazione delle conseguenze inaspettate. Il
    programma energetico stilato dall’Unità per la Prestazione e l’Innovazione del Governo
    ha ammonito che investire nella costruzione di nuove centrali nucleari potrebbe
    influenzare negativamente lo sviluppo di altre tecnologie. La Finlandia, l’unico paese
    sviluppato ad avere un programma nucleare, è stata criticata dalla IEA per aver sottofinanziato e aver mancato gli obiettivi del suo piano energetico sulle rinnovabili e ha visto aumentare il suo tasso di emissioni. L’energia nucleare, in modo perverso, potrebbe affrettare il riscaldamento globale. Se il governo cedesse alle richieste dell’industria nucleare di sottoscrivere una capacità nucleare addizionale sarebbe il peggiore affronto al pubblico da quando la Enron scoprì la contabilità creativa o la
    Nigeria scoprì Internet. Ma allora, c’è sempre un pericolo che le grandi gare vengano arrangiate dagli organizzatori.

    Articolo pubblicato sul Financial Times del 3 novembre 2005

  21. Vi ricordate fantomas?E U.F.O?
    La pubblicità di Sao caffè.Carramba.
    Siamo proprio nostalgici!

    Altro che centali nucleari!Bisogna investire sulle energie alternative e soprattutto sulla ricerca.
    Ciao Diego
    Un saluto e un abbraccio a tutti

  22. Grande Tiziana!!QUesta estate Cinema e concerti, a costo di combattere con le zanzare (qui a milano atterrano a linate, per poi spostarsi in città).Teatro anche, ma signori, tra giugno e luglio milano è un fiore di città della musica.Stasera il grande Vasco Rossi, e andiamo a vederlo ancora una volta (non ho il biglietto, o lo becco fuori oppure mi fermo al baracchino, prendo una birra e mi siedo fuori).Poi il Boss, 25 Giugno…lo aspetto da anni, sempre a San Siro.Poi è il turno del Liga, sempre allo stadio…il 5 sarò li a gridare (ma quanto costano stì’ biglietti?ma son pazzi?) e il 15 momento evergreen con i Deep Purple, tristemente al teatro smeraldo (non li ho mai visti live e DEVO andare)anche se sarà forse malinconico….
    POi, tra retrospettive, festival, cinema all’aperto, teatro.Se avete tempo, guardate il sito della fondazione toscanini; fanno il Nabucco a Vigoleno, un posto meraviglioso nel piacentino ai primi di luglio…io sarò la, sarebbe bello incontrarvi, enlla libreria del borgo che, mentre sfogli i libri, puoi gustarti il vino novello e un panino col culatello…..
    Ciao Ragazzi!!!

  23. Nuova veste, Jack e Diego insieme, molto bene.
    Non so dire se l’incipit LASCIA CHE TUTTO ACCADA ci fosse anche prima, so che mi piace.
    … e sento profumo di cose buone che bollono in una pentola che hai nella tua cucina.

    Ho sognato che mi trovavo nel Bar di Jack Folla, un locale accogliente dove bevi il caffè con l’immancabile chiacchierata col gestore che ricarica la tua vita e la sua.
    E tanti, tanti amici…

  24. Diego, hai sperimentato che forza della natura hai creato? Hai riscoperto la potenza di Jack? Non lasciarlo più.

    Jack il mio uomo che non ho, il mio sogno che mai potrò realizzare…
    Jack dentro, nel profondo, sempre con me, ogni momento di vita… il mio fragile Jack, il mio potente Jack.
    Grazie a te, grazie a te.

  25. Effetto striscia la notizia
    Tutti i giorni ci ubriacano di notizie su ingiustizie, inciviltà e mal governi che perpetuamente vengono consumate nel nostro bel paese, fino al assuefazione alla fine arriviamo a pensare che tutto fa parte dello spettacolo, intanto continuano a fare i loro comodi.

    Ciao a tutti

    Ale

  26. Figurati, Diego…
    io vivo senza tv da 4 mesi e sto da dio. Su internet trovo le poche trasmissioni che valga la pena guardare. La qualità della vita migliora senza quell’arma di distrazione di massa.

  27. Diversamente da Diego, Striscia io la odio. Per me è uno dei manganelli del nano pelato, che viene utilizzata a fini infiniti, principalmente di propaganda aziendalistica ai danni della RAI, ma soprattutto come falsa trasmissione di critica e di satira.
    Indimenticabile per me fu il finto scoop ai danni del cavaliere che cantava accanto alla piscina, che, al di là della falsa finalità satirica, in realtà perpetrava l’immagine (positiva per un certo elettorato) di berlusconi come un simpaticone gaudente. Ma gli esempi sono infiniti.
    E poi, sono stupito del successo di Ezio Greggio, che secondo me non sa recitare, e non fa neppure ridere!!!!!!

  28. Ciao Diego ti ho seguito con attenzione al programma radiofonico Alcatraz. Semplicemente SPLENDIDO.

    ora a conferma della stima e condivisione per le tue idee, a proposito delle dimissioni da telespettatore, anch’io mi sono dimesso da immemorabile tempo non solo da striscia ma dalla televisione dello psiconano che comprende i canali 1° e 2° della RAISET.

    A mio avviso colpevoli dell’OSCURAMENTO DELLA RAGIONE DI QUESTA OPINIONE PUBBLICA INDEGNA.

Rispondi a Mauro Di Gregorio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.