Cattivi esempi

Sarò retorico, moralista, jurassico, ma senza buoni esempi il tramonto dell’Italia è segnato. Perché di cattivi esempi ne abbiamo piene le ceste, ogni giorno. Sono così tanti che ci viene da urlare. Dal finto cieco che, per oltre vent’anni, ha truffato le casse pubbliche incassando la pensione d’invalidità (i carabinieri l’hanno smascherato perché il cieco leggeva il giornale, forse scandalizzati dal fatto che un italiano leggesse) ai notabili che dovevano disciplinare l’immondizia partenopea mentre -secondo l’inchiesta della magistratura- erano le loro anime ad avere bisogno di solerti spazzini.
I cattivi esempi piovuti dall’alto appestano la già storicamente fragile coscienza civile di noialtri. Se i ras della camorra hanno complicità in Parlamento per speculare sui rifiuti, in nome di quale dio interiore un napoletano dovrebbe alambiccarsi nella raccolta differenziata o nutrire fiducia nelle discariche progettate da questo stesso Stato? Il potere nero del cattivo esempio venuto dall’alto ha un effetto a cascata talmente devastante che si finisce quasi col rimpiangere l’Italia in cui i delitti eccellenti venivano insabbiati. Occhio non vede cuore non duole. È un’immensa tristezza per chi ha sempre detestato la parola “segreto” ritrovarsi quasi ad avere nostalgia degli anni in cui la domanda di verità sugli scandali e le stragi rimbalzava su un muro di gomma. Nell’arcipelago democristiano degli intoccabili si sapeva che c’era qualche isoletta d’integrità. Oggi siamo tutti naufraghi diffidenti. Se lo Stato, per esempio, ci lancia la ciambella dei "mutui scontati" ci viene il dubbio se non sia meglio andare a fondo così come stiamo. Lo sconto che mi offri oggi allungherà il mio debito domani. La nostra coscienza civile è informata che lo Stato è guasto. Siamo passati da un eccesso all’altro: da un’anoressia di verità imbarazzanti per lo Stato a una bulimia. Scandali a chili che tuttavia nessuno smaltisce, come i rifiuti. Guardi “Report”, per esempio, che ti mostra centinaia di capannoni industriali finti, pachidermi di cemento che sgualciscono i paesaggi della memoria nelle nostre terre miracolate dalla natura, e sono serviti solo ad arricchire filibustieri di ogni risma, tuttora a piede libero, addirittura eletti nei Comuni, nelle Provincie, se non seduti a Montecitorio. Con quale sconquasso interiore si può andare a dormire, la sera, se all’indomani di un’inchiesta così meritoria (per la trasmissione) non segue un castigo altrettanto esemplare? Con questo genere di scandali, tutte le mattine, all’ora del cappuccino e cornetto, il povero Presidente della Repubblica dovrebbe parlarci a reti unificate. Dirci: "Ho visto anch’io, come tutti voi, quegli scempi edilizi, quegli scandali impuniti. E oggi stesso…" Invece, silenzio. Uno scandalo s’inanella nell’altro fino a costituire un rosario nero interiore. Disappunto, mortificazione, rabbia. Ma un cittadino dove attinge le risorse interiori per affrontare la crisi? Per produrre di più? E’ difficile combattere sotto questo sole nero. Eppure, anche di buoni esempi ce ne potrebbe essere un florilegio. Prendi i 60, tra ministri e sottosegretari, che costituiscono l’attuale governo. Perché non si dimettono da deputati? Perché continuano ad incassare un duplice stipendio? Con quale faccia di gesso puoi chiedere al tuo Paese di stringere la cinghia se tu mantieni una natica su una poltrona e una su un’altra? Sì, credo che i cattivi esempi siano stati la molla che ha scatenato la follia. Quella che respiri per le strade, quella che induce una madre a dimenticarsi di aver assassinato suo figlio, o un automobilista a scordarsi di aver assunto stupefacenti e a travolgere un passante, senza neppure soccorrerlo, anzi, ripassandoci sopra. Cattivi esempi. A partire da quel conturbante teatrino casalingo che è la Tv da cui trasudano potere, arroganza, vanità, e gli unici esempi positivi sono gli sceneggiati di preti e di martiri. Settantamila morti nel terremoto cinese e la nostra parrocchietta dei mediocri s’infiamma se sia giusto o no intitolare una via ad Almirante. Si impallidisce perché nessuno impallidisce. Mentre già provare vergogna sarebbe l’inizio di un buon esempio.

15 commenti su “Cattivi esempi”

  1. Grazie, si grazie d’aver pubblicato anche oggi un così bel pezzo, perchè in effetti mi sembri tra i pochi scrittori che scrivono e basta. Le star della nostra cultura centellinano le loro apparizioni in Tv o sui giornali, tutto rigorosamente strapagato, che tristezza!
    Per riferirmi al tuo articolo, mi chiedevo dove si fosse cacciato quell’antico sentimento che è la vergogna, a me sembra completamente estinto. Può darsi che sia un’evoluzione biologica, e cioè che il genere umano di sia modificato in modo tale che possa commettere qualunque bestialità senza provare quell’imbarazzo che tanto a condizionato i comportamenti fino ad ora. Può darsi,perchè mi sembra veramente strano che tutti facciano spudoratamente il comodo loro, violando qualunque codice morale ed etico senza provare il più piccolo rimorso e che ne siano in fondo anche fieri.
    E’ una sensazione particolare trovarsi di fronte degli emeriti balordi e doverli accettare come fossero delle dame di carità, mi sconcerta, ancora,forse però anche io subirò questa mutazione che mi permetterà di diventare politicamente e socialmente corretta, per il momento ascolto in silenzio seguendo l’antico criterio che quando non sai che dire è consigliabile tacere, roba antica si sà!
    Ciao e buonissima giornata.

  2. I cattivi esempi mi fanno tornare in mente le seconde volte.
    Già, perché le seconde volte di chiunque(dei politici o dei bravi presentatori, dei reality o dei giornalisti, o più semplicemente: di noi) dovrebbero avere la prerogativa di essere migliori delle prime: aggiustate, equilibrate e senza alibi di ignoranza; eppure le seconde volte risultano sempre essere le Prime, invecchiate, tirate su in un lifting dopo il crollo patetico dell’inganno, sia esso verticale o trasversale, e con la speranza volgare di non essere riconosciute, mostrando poi una vergognosa ipocrisia che viene spacciata spesso per ingenuità buonista.
    Ed i cattivi esempi sono i loro contenuti.
    Detto questo seguirei Fibonacci e passerei alla terza, non si sa mai…
    Scusate il deliro.

    E grazie, Signor Cugia.

  3. C’è persino un risvolto comico sulla faccendo del finto cieco. Pare leggesse un articolo intitolato “A me gli occhi”!
    Grillo non aveva poi tutti i torti a definire “Morfeo” il Presidente Napolitano no?

  4. Diego
    se facciamo la lista degli esempi,credo che una biblioteca di carta non basti. Se pensi solo che i sani hanno le pensioni,e i malati anche nelle carrozzine non riescono ad avere neanche una pensione…ho visto gente con le bombole di ossigeno, che gli veniva rifiutata una miseria poi (250euro), perche potevano camminare.Io non so, ritorno indietro sempre, al vecchio mio paese,come era e come vorrei che fosse.La vera nostra mancanza è la Giustizia,da lì parte tutto,un paese privo di giustizia,è già morto,sepolto,riesumato,marcio.
    Io non credo che toglieranno mai la spazzatura,diventerà arredo urbano,si finira,per non vederla piu,gli stranieri come già fanno invece di fotografare i monumenti,fotograferanno,le montagne di spazzatura,sui loro album sui pc,non ci saranno fiori,o giardini,ma spazzatura,con sotto scritto paesaggio italiano.moderno.
    Tutti vediamo tutto
    lo squallore
    il tutto ci guarda invece
    e ci dice
    ma non ne avete mai abbastanza?
    No.
    —————————-
    kiss

  5. Ciao Diego
    non si può non scrivere qualcosa dopo un pezzo del genere.
    Di buoni esempi a livello politico o dello spettacolo(tanto ormai sono la stessa cosa) ce ne sono veramente pochi per lo meno non me ne viene in mente neanche uno.
    Forse dico una cosa banalissima,ma se cercassimo di cambiare le cose dal basso?
    Se ognuno cominciasse a guardarsi dentro e prima di agire e di parlare cercasse di non fregare il prossimo e di rispettarsi l’un l’altro?
    Magari qualche governo comincerà a ridurre i super stipendi che prendono gli onorevoli o abolirà il vitalizio dopo una legislatura o almeno qualcuno cercherà di non prendere bustarelle.
    Bisogna avere qualche speranza.
    A me sembra che chi scrive qui non abbia bisogno nè di lucrare nè di fregare il prossimo.Dunque potrebbero esistere dei politici non ladroni ma seri che cerchino di fare bene le cose per la RES-PUBLICA la cosa pubblica che tocca tutti quanti.
    Riguardo il grosso problema dei rifiuti a Napoli mi dispiace che nessuno in Campania voglia nè discariche nè inceneritori o qualsiasi altra cosa.Ci vuole un pò di realismo oppure vogliono continuare con le emergenze rifiuti e continuare a spedire la “monnezza” in Germania o in Sardegna per farla bruciare negli inceneritori!A me non sembra giusto.
    Vi saluto tutti hermanos scusate per il delirio
    ciao Diego

  6. Avevamo tutti bisogno di un rapporto felice. Non so se un programma alla radio si possa definire così, ma so che il nostro era amore…
    Grazie Diego.
    Era sei anni fa…

  7. Forse i cattivi esempi ci servono per farci sentire meglio e più buoni.
    Sarebbe bello se la questione finisse qui ma purtroppo a causa di questi cattivi esempi tanta gente patisce.

  8. Ieri in treno i miei pensieri hanno preso un senso strano.
    Avevo gli occhi chiusi e pensavo a quanta preoccupazione ci sia intorno al governo Berlusconi(almeno tra le persone che frequento io;che gentaglia che siamo!). Ho iniziato mentalmente
    a ripensare a tutte le legislature passate
    e oltre alle gaffe, alle leggi che apparentemente sembravano avvantaggiare
    la sua persona più che l’interesse generale.
    La mia immaginazione non è più riuscita ad individuare però altri interessi suoi personali da proteggere e cosi’ ho iniziato a pensare…finito l’interesse magari inizia la parte della gloria. Intendo , dopo aver aggiustato le pendenze , sistemato figli e collaboratori forse ora potrebbe iniziare la fase dell’interesse collettivo. In fondo si capisce che persone del suo stampo tengono anche a lasciare un’immagine positiva alle generazioni successive e alla storia. Magari arrivare a ricalcare le orme di quegli statisti che molte nazioni celebrano e considerano dei veri padri della nazione o di un qualche nuovo corso. Forse , come un male necessario ,occorre la sua presenza per ridare all’Italia un nuovo slancio , una nuova moralità e una concreta lotta alle mafie e all’illegalità.
    E perchè no?
    Iniziavo a convincermi di essere il solito depresso-critico su tutti, incapace di un pò di ottimismo e di dare fiducia al prossimo..perchè non concedere il beneficio del dubbio sul suo operato?Dovrà fare grandi cose come da lui stesso annunciato. C’è addirittura un mausoleo pronto per le sue spoglie quando ahimè arriverà il triste giorno.
    Poi arrivo a casa ed accendo la televisione.
    Vedo una conferenza stampa con un signore , che rappresenta una delle massime cariche dello stato con un’asfaltatura disegnata al posto della testa.Sembrava Zed-robot nel programma della Carrà.Ed allora tutto mi è stato chiaro.Troppo vanitoso. Quell’artificio è la soluzione di chi non vuol predere distanza dal favore dell’opinione pubblica e di chi non sarà mai davvero pronto a far leggi, seppur giuste, impopolari.Rappresenta il trucco di chi non prova mai vergogna ,neppure difronte al ridicolo. I suoi collaboratori persone a cui nessuno presterebbe la macchina…figuriamoci un ministero…ma per fare bella figura devi stare attento che chi ti accompagna non ti faccia sfigurare. E tanto per intenderci…di solito …i mausolei vengono costruiti postumi e come riconoscenza dalla nazione e… a parte qualche poeta o faraone o monarca mitomane dovrebbero essere i cittadini a tributartene uno.

  9. Albe
    ciao ma non vedi che è tutto una recita?
    non sei depresso sei normale,con i tuoi dubbi, un normale cittadino,con poche speranze,a me preoccupano quelli che non ne hanno mai,(di dubbi).Diego sei tornato?
    ho camminato piu di Mennea oggi-a domani –
    notteblog:)w la Repubblica (finchè dura):(

  10. Noto che è molto facile lasciarsi tentare dalla voglia di mettersi alla prova, di scrivere scorrevolmente cercando di intrattenere o di offrire spunti, quando ti si legge. Mi azzardo a darti del tu perchè internet appiana le età, o quantomeno mi permette di non sentirmi in obbligo a confrontare la mia con la tua. E’ come sentirsi alla tua altezza. Come credere (ma è dopotutto sempre giusto) di essere autorizzati a condividere ed imparare da te che potresti – il tu precedente è generico – avere qualcosa da insegnare. E’ un piacere essere qui, per continuare a riflettere e a provare a crescere con meno parole (lascerò nuovamente che quelle le metta spesso tu, come fossero preghiere quotidiane da assimilare e rendere azione), picchiando i pugni contro la mia parete sorda fino magari a tornare PRESENTE. Non smettere mai di esserci, tu. Ti prometto che manterrai il tuo impegno, io farò altrettanto. Grazie.

  11. Grazie Amelie per la fiducia sulla sanità mentale…per sicurezza non puntarci troppo però.
    Si è una recita.Per quello è più importante il trucco ed il parrucco che non le cose reali.
    Magari più difficili da farsi.
    Una sicurezza in realtà mi è stata data.
    Se il tizio ancora si dipinge vuol dire che ,a parte il pavimento, non vi è davvero nulla a questo mondo che possa fermare la caduta dei capelli.Scherzo.
    Buona sera a tutti.
    Buona sera Diego.

  12. Un altro cattivo esempio.
    L’istituzione di un reato per la clandestinità.
    Che tristezza!
    Ciao Hermanos

  13. Cattivi esempi? Incompresi, Jack, ecco cosa siamo. Evidentemente in America devi aver perso di vista il quadro delle cose. La camorra? E’ il vanto della new economy, è il sistema (come lo chiamiamo dalle mie parti) più aggressivo e di successo del paese, i manager nostrani e mondiali dovrebbero farne scuola (e infatti sempre di più lo fanno). La “casta” di quei politicanti che si approfittano dei privilegi elargiti loro a mio e tuo nome con tale, prepotente disinvoltura? Drittoni, altrettanto rapaci, altrettanto vincenti: e guai ai vinti. Hanno l’opportunità di fregare il prossimo, lo fanno. Chapeau. Jack, Jack, noi non siamo ribelli passionali, non siamo sofisticati idealisti, né lo vogliamo essere. Non c’è da meravigliarsi se principi e re sono solo pagliacci che capriolano in cerchi polverosi; persone ordinarie, come me e te, sono gli arbitri del loro destino. E consegnamo loro il nostro paese perché sono i migliori della nostra gente; e tutto quello che noi vorremmo diventare. Siamo scimmie senza coda, il tratto più saliente della nostra umanità non è la partecipazione, è il conformismo. Vincente il migliore, dunque, il più bravo, il più furbo, anche il più servo quando conviene. Anche se nulla potrà durare per sempre, se i nostri debiti aumenteranno e un popolo morirà sotto i rifiuti di tutti, affinché i migliori vincano. Che ci frega, cumpà? Magari un giorno o l’altro toccherà a me, o a te, un giro sulla grande giostra.
    E cribbio, razza di incosciente.

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