MOCAMBO BAR, 1978, scritto con Paolo Conte è un programma andato in onda a Radio1, il sabato mattina, per 13 puntate con la regia di Massimo Scaglione. È stato in assoluto il primo copione che ho scritto (perché Paolo mi scriveva solo qualche battuta con la sua Parker su preziosi bigliettini) chiuso in un hotel di Torino e in preda al panico perché non lo sapevo fare. Io sono diventato uomo con Mocambo Bar. Tutto si svolgeva in un caffè esotico con personaggi surreali, Paolo Conte al piano che diceva con voce cavernosa sulla musica la formazione del Brasile ai mondiali di calcio del 1946. O raccontava una barzelletta in voga fra i jazzisti di New Orleans negli anni Venti. La voce inconfondibile di Tina Lattanzi che interpretava una sorta di Marlene Dietrich di periferia. Luigi Pistilli (attore di Sergio Leone) nella parte del “Mocambero”, il barista fallito, c’era poi un Tarzan fuggito da un circo di Reggio Emilia con la pelle tutta piena di pizzicotti e morsicature, un ciclista sceso dal Falzarego che aveva visto la Madonna e il colonnello Athos, un inglese che raccontava di aver combattuto a mani nude contro le tigri del Bengala. Il direttore di Radio 1 mi voleva cacciare perché “Non si capiva niente”. Ma a Paolo e me piaceva. La Rai, per non pagarci due lire di diritto d’autore, ha mandato al rogo le incisioni originali. Da non credere, visto chi è diventato Paolo Conte anni dopo! Io conservo solo questa gracchiante puntata.
Diego con Martine Brochard (di cui si era follemente innamorato) e altri attori di Mocambo Bar
Paolo Conte nel suo Mocambo radiofonico
PORTOFRANCO, varietà per italiani in fuga, è stato un varietà quotidiano estivo di Radiorai ai tempi di Tangentopoli, dedicato proprio ai corrotti fuggiti all’estero con le tasche piene. Era divertente da scrivere e da recitare, nessuno controllava i copioni, la Rai era assai più libera di oggi e ci divertimmo un mondo.