Non ho voglia di scrivere. Il suo becco è la mia lunga penna (ma non lo sporco intingendolo nell’inchiostro). Il suo occhio è il mio stesso sguardo. Sto avvolto nel suo sacro silenzio come in un bianco manto di piume. Non è più tempo di parole (sono troppe, stridono e stanno insozzando il mondo). È ora di volarsi dentro, tempo di essere presenti.
Questo uccello meraviglioso è l’Io Sono.